Pneumococco: lo stesso vaccino, concepito per la popolazione adulta, potrebbe risultare utile anche per bambini e adolescenti affetti da patologie croniche
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Quando MSD ha sviluppato il vaccino anti pneumococco di più recente tecnologia l’obiettivo era chiaro: offrire agli adulti una protezione più ampia contro la malattia pneumococcica invasiva e la polmonite. Si tratta infatti di un vaccino coniugato 21-valente, approvato in Europa per gli over 18 e negli Stati Uniti raccomandato a partire dai 50 anni.
Al congresso della European Society of Clinical Microbiology and Infectious Diseases (ESCMID), a Lisbona, l’azienda ha presentato nuovi dati che aprono scenari inattesi: lo stesso vaccino, concepito per la popolazione adulta, potrebbe risultare utile anche per bambini e adolescenti affetti da patologie croniche, quindi più vulnerabili alle infezioni da Streptococcus pneumoniae.
Lo studio STRIDE-13: al centro i più vulnerabili
La conferma arriva dal trial di fase III STRIDE-13, che ha arruolato 882 partecipanti tra i 2 e i 18 anni (non compiuti). Tutti avevano già completato il ciclo vaccinale pediatrico di base contro lo pneumococco, ma convivevano con condizioni mediche croniche – dal diabete alle malattie epatiche, polmonari, cardiache o renali – che aumentano sensibilmente il rischio di forme gravi.
In questo contesto, il vaccino 21 valente è stato messo a confronto con PPSV23, il vaccino polisaccaridico 23-valente già in uso da anni. L’obiettivo era duplice: verificarne la sicurezza e valutare la capacità di stimolare una risposta immunitaria efficace.
Risultati incoraggianti: più ampia copertura con sicurezza rassicurante
I dati, presentati a Lisbona, hanno mostrato che CAPVAXIVE ha saputo stimolare risposte immunitarie verso tutti e 21 i sierotipi contenuti nel vaccino. A 30 giorni dalla somministrazione, è risultato non inferiore a PPSV23 per i 12 sierotipi condivisi dai due prodotti, e addirittura superiore per i 9 sierotipi esclusivi di CAPVAXIVE.
In altre parole, il vaccino non solo si è dimostrato almeno equivalente allo standard di riferimento, ma ha anche ampliato lo spettro di protezione, un elemento particolarmente rilevante per chi presenta fragilità cliniche.
Un aspetto cruciale per ogni nuova indicazione vaccinale è naturalmente la sicurezza. Anche su questo fronte, i risultati dello studio sono stati confortanti: la frequenza di eventi avversi, inclusi quelli sistemici e le reazioni gravi correlate alla vaccinazione, è risultata sostanzialmente sovrapponibile tra i due gruppi.
Questo dato rafforza l’idea che questo vaccino possa essere un’opzione praticabile e sicura anche in età pediatrica, almeno per le fasce più a rischio.
La voce degli esperti
“I bambini e gli adolescenti con malattie croniche sono più esposti al rischio di contrarre la malattia pneumococcica. Offrire loro una protezione aggiuntiva è fondamentale”, ha spiegato il dottor Rotem Lapidot, responsabile delle Malattie Infettive Pediatriche al Rambam Health Care Campus e tra i principali investigatori dello studio STRIDE-13.
Sulla stessa linea, Paula Annunziato, vicepresidente senior di Merck per le malattie infettive e i vaccini, ha ricordato che, sebbene il vaccino sia stato concepito pensando agli adulti, i nuovi dati mettono in evidenza “un potenziale aggiuntivo per proteggere bambini e adolescenti con condizioni mediche croniche”.
Prospettive future
STRIDE-13 rappresenta l’ultima tappa del programma clinico con cui MSD ha testato l’efficacia e la sicurezza del vaccino 21 valente. L’azienda ha già annunciato l’intenzione di condividere questi dati con le principali autorità regolatorie a livello globale, con l’obiettivo di estendere l’indicazione del vaccino anche ai soggetti pediatrici a rischio.
Se questa estensione dovesse concretizzarsi, questo vaccino potrebbe diventare uno strumento importante nella protezione di bambini e adolescenti con fragilità croniche, offrendo loro una copertura più ampia rispetto a quella garantita dai vaccini già disponibili.