L’album manifesto dei Sanlevigo esplora gli spazi liminali tra post-punk e new wave


Sopravvivere tra gli Spettri del nostro tempo. L’album manifesto dei Sanlevigo esplora gli spazi liminali tra post-punk e new wave

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Fuori Spettri, il nuovo album dei Sanlevigo, un’opera concettuale e profonda che attraversa le crepe degli ultimi cinque anni restituendo una visione cupa e disillusa del presente su un flusso sonoro tra post-punk, new wave e indie rock.

Dalla pandemia alle guerre, dalle crisi personali alle derive collettive, il nuovo lavoro dei Sanlevigo raccoglie e restituisce i segni lasciati da anni complessi, carichi di attese e loop infiniti, volendo rappresentare il lento e deludente declino della società contemporanea. Le dieci tracce dell’album guidano l’ascoltatore in un viaggio tra imperscrutabili spazi liminali e vere e proprie backrooms in cui si condensano le inquietudini e le angosce del nostro tempo.

Musicalmente gli arrangiamenti costituiscono un ibrido tra post-punk, new wave e indie rock ricreando un ambiente denso e elettronica gioca un ruolo predominante, contribuendo a creare un universo malinconico e inquieto, in cui ogni brano diventa un frammento di memoria condivisa.

Il disco si costruisce attorno a un concept diretto e analitico: Spettri ci consegna un’umanità prigioniera di un eterno presente incolore, simile ad un limbo dantesco da cui sembra impossibile fuggire e in cui le relazioni e l’identità si offuscano. Attraverso una narrazione cruda ogni brano tratteggia i contorni di una società dipendente dagli algoritmi e fragile, dove il senso di collettività lascia il posto ad un cinico individualismo e in cui l’uomo sembra regredire a uno stato primordiale.