Zelensky all’Onu: “Solo le armi decidono chi sopravvive e chi no”


Zelensky all’Onu: “Solo le armi decidono chi sopravvive e chi no. Non il diritto internazionale, non i comunicati stampa. Basta guardare a Palestina, Somalia e Sudan”

zelensky mine antiuomo

“Non il diritto internazionale, non i comunicati stampa, ma le armi decidono chi sopravvive”. Volodymyr Zelensky va dritto al punto nel suo intervento all’Assemblea generale delle Nazioni Unite, dopo aver incassato il giorno prima l’insolito appoggio di Trump. E’ un fronte (diplomatico) aperto, e il presidente ucraino non lo molla.

Zelensky demolisce senza troppi giri di parole l’illusione delle istituzioni globali: “Nessuna singola organizzazione internazionale è stata capace di fermare davvero un’aggressione. Basta guardare a Palestina, Somalia, Sudan”.

La Russia intanto continua a bombardare, a rapire bambini ucraini e a presidiare la centrale nucleare di Zaporizhzhya, “con le istituzioni internazionali troppo deboli per fermare questa follia”. Kiev è costretta a costruire scuole e ospedali sotterranei per proteggere i civili, come in una distopia bellica che diventa quotidianità.

Il messaggio agli alleati è: fermare Putin oggi costa meno che blindare ogni porto domani. “Se servono armi, se serve pressione, bisogna farlo subito. L’Ucraina è solo la prima”, avverte Zelensky, indicando Moldavia e Georgia come prossimi tasselli a rischio della mappa europea.

Il presidente ucraino poi se la prende con i partner commerciali di Mosca: continuare a comprare gas e petrolio significa finanziare direttamente l’aggressione. “Dipende da voi se volete contribuire alla pace o alla guerra. Non restate in silenzio. Questa è la corsa agli armamenti più pericolosa della storia, perché questa volta c’è di mezzo anche l’intelligenza artificiale. Se non costruiamo garanzie di sicurezza reali, nessun angolo del pianeta sarà più al sicuro”.

FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)