Omicidio Spoleto, i filmati incastrano il cuoco ucraino: in carcere Dmytro Shuryn


Omicidio a Spoleto, i filmati incastrano il cuoco ucraino: in carcere Dmytro Shuryn. È accusato di omicidio volontario, distruzione e occultamento di cadavere

bala sagor spoleto

Ci sono “riscontri univoci” nei video delle telecamere di sorveglianza. Sembra che il thriller di Spoleto sia giunto ad una svolta: alla fine Dmytro Shuryn, il cuoco ucraino già ascoltato ieri dagli inquirenti, dall’alba di oggi, giovedì 25 settembre, si trova in stato di fermo nel carcere della città umbra con accusa di omicidio volontario, distruzione e occultamento di cadavere.

Le telecamere poste nelle vicinanze dell’area in cui sono stati ritrovati i resti di Bala Sagor, il 21enne originario del Bangladesh, lo hanno dunque colto mentre tentava di disfarsi di quel corpo fatto a pezzi e rinchiuso in un sacco dell’immondizia. Lo ha abbandonato, insieme alla bici della vittima, a poche centinaia di metri.

L’APPUNTAMENTO TRA I DUE NEL GIORNO DELLA SCOMPARSA

Ma a convincere gli inquirenti che fosse lui il possibile responsabile di quell’atroce delitto sono state anche le testimonianze degli amici di Obi, come tutti chiamavano Bala Sagor, e pure quelle di alcuni suoi vicini di casa. Su Shuryn si erano fin da subito concentrate le attenzioni degli inquirenti: era con lui, avevano infatti ricostruito gli amici di Bala Sagor che il giovane originario del Bangladesh aveva un appuntamento la mattina di giovedì 18 settembre, giorno in cui si erano perse le sue tracce.
E nelle centinaia di filmati delle videocamere di sorveglianza analizzate dai carabinieri, la procura di Spoleto ha ricostruito il percorso fatto da Bala Sagor fino alla casa di Shuryn, da dove non sarebbe mai uscito vivo.

IL MOVENTE: L’IPOTESI DEI DEBITI DI GIOCO

Le perquisizioni nell’appartamento e nella cantina del cuoco ucraino non hanno dato riscontri immediati, ma si è in attesa dei risultati dei successivi accertamenti scientifici che possano dare riscontri sulla scena del delitto. Secondo le ipotesi degli inquirenti infatti, Shuryn avrebbe ucciso e poi fatto a pezzi il collega nei due giorni successivi, mentre conduceva la sua vita come nulla fosse. Sul possibile movente ci sono solo altre ipotesi: si pensa ad un debito di poche centinaia di euro che l’ucraino avrebbe chiesto a Bala Sagor per coprire le perdite al gioco.

COSA HA FATTO SHURYN DOPO LA SCOMPARSA DI OBI

Dopo la scomparsa di Obi, giovedì 18 settembre, il 33enne ucraino non è mai mancato al lavoro al ristorante in centro di Spoleto: si è ripresentato alle 16 di venerdì e la stessa cosa ha fatto il sabato, domenica ha lavorato anche per il servizio del pranzo, trascorrendo nel locale l’intera giornata. Ha cucinato e ripulito la cucina con i colleghi per cinque servizi distribuiti nei quattro giorni intercorsi tra giovedì e domenica, la parentesi temporale in cui Obi era scomparso. Lunedì era il giorno libero del 33enne ucraino. Solo a cento metri da casa sua, in serata, è stato ritrovato il sacco di plastica con dentro un pezzo del corpo del bengalese, il tronco. Proseguono tuttora le ricerche per individuare le parti mancanti della vittima: testa e arti, sembrano infatti scomparsi nel nulla.

FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)