Al carcere di Pavia preservativi ai detenuti: infuria la polemica


Preservativi ai detenuti: sarebbero stati distribuiti nel carcere di Torre del Gallo di Pavia su decisione della direzione “per motivi terapeutici”

filippo mosca

Preservativi ai detenuti: sarebbero stati distribuiti nel carcere di Tore del Gallo di Pavia su decisione della direzione “per motivi terapeutici“. La cosa risale per la verità a febbraio, quindi ormai a sette mesi fa, ma il caso è scoppiato soltanto oggi, dal momento che ne sono venuti a conoscenza i sindacati e anche il Dap, Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, che non l’ha presa bene. E ha parlato di “iniziativa adottata senza interlocuzione“.

Il sindacato del Sappe in una nota parla di un provvedimento (un ordine di servizio interno) che porta la data del 19 febbraio 2025 ed è stato firmato dalla direttrice Stefania Musso, che ha disposto l’acquisto e la consegna di 720 preservativi ai detenuti, come misura a carattere ‘terapeutico’.

Il sindacato Uilpa racconta di averne chiesto conto alla direzione e di non aver ricevuto smentite, bensì “mezze ammissioni”.

DAP: “INIZIATIVA ADOTTATA SENZA INTERLOCUZIONE”

“Con riferimento all’Ordine di Servizio della Casa circondariale di Pavia relativo alla distribuzione dei profilattici alla popolazione detenuta, l’iniziativa risulta essere stata adottata senza alcuna preventiva interlocuzione con i superiori uffici. Tale circostanza appare di particolare rilievo, dal momento che incide su profili che attengono direttamente all’ordine e alla sicurezza penitenziaria”. È quanto afferma una nota del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria.

UILPA: “ALL’INIZIO PENSAVAMO A UNA FAKE NEWS”

“Nelle ultime ore circola su alcune chat di messaggistica istantanea un ordine di servizio della direzione della Casa Circondariale di Pavia, datato 19 febbraio 2025, con il quale, dopo aver dato atto di un primo acquisto di 720 profilattici, se ne dispone la distribuzione ai detenuti per motivi terapeutici. All’inizio abbiamo pensato a una fake news e abbiamo cercato di interpellare informalmente i vari livelli dell’Amministrazione penitenziaria, non ricevendo nessuna smentita, ma tanti ‘non so’ e mezze ammissioni. Pensavamo di averle viste tutte, ma evidentemente ancora molte ne dovremo vedere”. Lo afferma Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria.

“Sia chiaro che la nostra non è una valutazione di carattere morale, né si vuole entrare Nell’autodeterminazione sessuale di chicchessia, ma l’ammissione di rapporti promiscui i cui effetti sono da arginare attraverso la distribuzione di profilattici per ‘motivi terapeutici’ certifica, se mai ve ne fosse bisogno, il fallimento complessivo del sistema carceri. Mentre si discute della disciplina del diritto all’affettività dei detenuti, riconosciuto dalla Corte Costituzionale, l’Amministrazione penitenziaria sembra avallare un esercizio fai da te della sessualità, indipendentemente da qualsiasi requisito, invece richiesto a coloro che vorrebbero fruirne regolarmente”, spiega il Segretario della UILPA PP.

“Se l’ordine di servizio fosse autentico, come ormai temiamo, si porrebbero peraltro problemi ulteriori anche in considerazione del pesante sovraffollamento della Casa Circondariale di Pavia, dove sono allocati 704 detenuti in 515 posti, sorvegliati da 237 agenti quando ne servirebbero 456. I ristretti sono sempre consenzienti? L’amministrazione penitenziaria è nelle condizioni di esserne certa? Soprattutto, atteso pure che i preservativi vengono (o sono stati) distribuiti per finalità terapeutiche, è stata fatta la valutazione del rischio per gli operatori? Sono stati informati? Sono state adottate le opportune misure per la salvaguardia della salute, della sicurezza e della salubrità dei luoghi di lavoro? Domani mi recherò personalmente in Lombardia e cercheremo di dare una risposta a questi e ad altri interrogativi, ma naturalmente auspichiamo immediati chiarimenti ufficiali dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e dal Ministero della Giustizia”, conclude De Fazio.

SAPPE: “SUBITO ISPEZIONE”

“Non credo proprio siano queste le priorità nel carcere di Torre del Gallo”, afferma in una nota Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, che usa l’arma dell’ironia per contestare una decisione che sta sollevando interrogativi non solo sulle finalità mediche, ma anche sul tema della sessualità dietro le sbarre e sulla prevenzione dei rischi sanitari: “Ora ci aspettiamo che la Direzione del carcere preveda l’acquisto di bambole gonfiabili per soddisfare il diritto della sessualità dei reclusi. Il carcere, a Pavia, ha mille criticità ma per il direttore è prioritario comprare con i soldi pubblici dei preservativi che non è ancora chiaro a chi darli e perché”, aggiunge il sindacalista.

“Siamo davvero al carcere alla rovescia- osserva Capece- tra maggio ed agosto ci sono state a Pavia, Torre del Gallo, 18 poliziotti aggrediti, 74 detenuti denunciati per minacce, ingiurie, oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale ed una manifestazione collettiva di protesta con il rifiuto di molti detenuti di rientrare in cella, se non dopo una lunga opera di mediazione della Polizia Penitenziaria e la priorità, per la direzione del carcere, è comprare i profilattici ai detenuti? Perché, con questi soldi, non alzano il livello della qualità del vitto delle mense di servizio degli Agenti, non realizzano progetti e strutture per il benessere dei poliziotti utili a superare il costante e continuo stress lavorativo dovuto a pesanti turni di servizio in sezioni sovraffollate di detenuti con sempre maggiori, variegate e diffuse criticità? Perché non comprano strumenti a garantire la loro incolumità fisica, visto che facciamo servizio nelle sezioni completamente disarmati?”. Da qui l’invito del Sappe ai vertici politici ed amministrativi del Ministero della Giustizia e dell’Amministrazione Penitenziaria, nazionale e regionale affinché dispongano urgenti accertamenti ispettivi dopo l’estemporanea (“e a nostro avviso arbitraria”) iniziativa del direttore del carcere di Pavia.

FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)