“Sogni che non si possono comprare” è il nuovo progetto teatrale scritto e diretto da Giorgio Barberio Corsetti, con le musiche originali di Massimo Sigillò Massara
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Un borgo storico nel cuore di Valle Aurelia – dimora delle fornaci romane per i laterizi e dei suoi fornaciai – si trasforma in palcoscenico, un parco urbano diventa scenario di poesia e visioni e proprio qui prende vita “Sogni che non si possono comprare”. Il nuovo progetto teatrale scritto e diretto da Giorgio Barberio Corsetti, con le musiche originali di Massimo Sigillò Massara, in scena il 27 e 28 settembre al Borghetto dei Fornaciari.
Lo spettacolo, che vede coinvolti tre attori professionisti, oltre a un coro di cittadini e figuranti speciali volontari, è un’esperienza itinerante che unisce linguaggi artistici e storia locale, portando il teatro fuori dai luoghi convenzionali, per calarsi nell’anima di un quartiere ricco di storia romana ed essere strumento di relazione, inclusione e cittadinanza attiva. Un progetto che vuole fare della partecipazione il suo motore e della cultura un terreno comune di incontro e contaminazione tra i linguaggi e le esperienze.
L’immaginario dello spettacolo è ispirato alla cinematografia surrealista del Novecento (Le Million di René Clair, Dreams That Money Can Buy di Hans Richter) e il testo prende vita grazie all’immaginazione del noto regista Barberio Corsetti. Il debutto, il 27 settembre, coinciderà con la tradizionale Festa del Borghetto, con un grande momento di socialità di quartiere; dove non mancheranno piatti cucinati dalle donne del borgo, mercatino creativo e buona musica.
Il progetto, promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Cultura è vincitore dell’Avviso Pubblico Roma Creativa 365. Cultura tutto l’anno in collaborazione con Zètema Progetto Cultura.