Riduzione dell’impatto ambientale, investimenti sul capitale umano, relazioni consapevoli e proficue con gli stakeholders: sono, questi, solo alcuni dei capisaldi del fare impresa di Primat Curtis
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Riduzione dell’impatto ambientale, investimenti sul capitale umano, relazioni consapevoli e proficue con gli stakeholders: sono, questi, solo alcuni dei capisaldi del fare impresa di Primat Curtis focalizzati nel primo Bilancio di Sostenibilità, relativo all’anno 2023.
Edito nei giorni scorsi e redatto su base volontaria, il documento intende essere la formalizzazione di un percorso intrapreso già da diversi anni nei diversi siti del Gruppo (Italia, Stati Uniti, Brasile), fondato sul rispetto per le persone, per l’ambiente e per il Pianeta.
Il mondo dell’impresa è, del resto, sempre più chiamato ad assumere consapevolezza del proprio agire e a mettere in campo best practices e misure responsabili per garantire sostenibilità, responsabilità e trasparenza, elementi imprescindibili nel più ampio contesto del ruolo non solo economico, ma anche sociale delle imprese.
Jeff Wilson, CEO di Primat Curtis, afferma: «Siamo consapevoli che il nostro successo a lungo termine è strettamente legato al benessere delle comunità in cui operiamo e alla salute del Pianeta. Questa pubblicazione rappresenta una tappa significativa di un percorso avviato nel 2023, volto a formalizzare l’impegno del Gruppo verso una crescita sostenibile e responsabile».
Il documento mette in evidenza come i temi ESG siano un driver strategico in Primat Curtis, un presupposto che ha consentito nel tempo di ottenere dati significativi e misurabili, ad esempio in termini di riduzione degli sprechi e ottimizzazione dei processi produttivi in ottica green. Per citare un esempio, i 3 ottimizzatori di corrente E-Power, strumenti utilizzati per regolare il flusso di energia elettrica, hanno fornito notevoli vantaggi sin dalla loro installazione nel 2013: oltre 1000 tonnellate di CO2 in emissioni evitate e oltre 45.000 alberi piantati, che si aggiungono ad un risparmio energetico sostanziale e ai vantaggi economici per l’azienda e l’ecosistema.
Sul tema delle risorse umane molto è stato fatto in termini di formazione continua, empowerment delle competenze e continuo sviluppo del capitale umano, in quanto rispetto all’anno precedente il numero dei dipendenti è aumentato del 6,7% – questo per riflettere l’espansione del gruppo e sottolineando l’impegno dell’azienda
nell’investire in talenti e risorse, che sono essenziali per garantire un servizio di alta qualità. Intenso, poi, il dialogo con i molteplici stakeholders, non solo clienti bensì anche fornitori, università, enti e associazioni dei diversi territori su cui la multinazionale insiste, e con cui è stato aperto un proficuo dialogo.
Continua Wilson: «La pubblicazione di questo Bilancio rappresenta un milestones nella nostra storia perché non si tratta solo di una rendicontazione, quanto piuttosto del suggello di un patto di trasparenza e una piattaforma di dialogo aperto con tutti i nostri stakeholders».