La manifestazione per la Palestina a Milano è degenerata in incidenti davanti alla Stazione Centrale, il sindacato di polizia: “Sono tornati i pacifisti picchiatori”
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Lo sciopero generale indetto dalle sigle sindacali a sostegno della popolazione di Gaza e della missione umanitaria della Sigmund Flotilla ha portato in piazza migliaia di persone in tutta Italia.
A Milano la manifestazione, partita da piazza Cadorna, è degenerata in incidenti davanti alla Stazione Centrale, dove si sono registrati scontri tra una parte dei manifestanti e le forze dell’ordine.
VETRINE DISTRUTTE E LANCI DI OGGETTI
Verso la fine del corteo alcuni partecipanti hanno preso di mira l’ingresso principale della Centrale, mandando in frantumi una vetrata. Polizia e carabinieri in assetto antisommossa sono intervenuti per sgomberare la Galleria delle Carrozze. La tensione è proseguita in piazza Duca d’Aosta, dove sono stati lanciati contro gli agenti pietre, cestini e persino monopattini.



MELONI: “IMMAGINI INDEGNE”
Durissimo il commento della premier Giorgia Meloni su X, postando un video sulle manifestazioni alla stazione di Milano: “Indegne le immagini che arrivano da Milano: sedicenti ‘pro-pal’, sedicenti ‘antifa’, sedicenti ‘pacifisti’ che devastano la stazione e generano scontri con le Forze dell’Ordine. Violenze e distruzioni che nulla hanno a che vedere con la solidarietà e che non cambieranno di una virgola la vita delle persone a Gaza, ma avranno conseguenze concrete per i cittadini italiani, che finiranno per subire e pagare i danni provocati da questi teppisti”.
“Un pensiero di vicinanza alle Forze dell’Ordine, costrette a subire la prepotenza e la violenza gratuita di questi pseudo-manifestanti. Mi auguro parole chiare di condanna da parte degli organizzatori dello sciopero e da tutte le forze politiche”, aggiunge.
Sempre su X, il leader di Azione Matteo Renzi commenta così: “Chi ha assaltato la stazione di Milano e chi ha seminato paura e distruzione in Italia non è un manifestante: è un teppista. E distrugge i buoni propositi di tanti scesi in piazza pacificamente per passione civile. E quella minoranza della sinistra che giustifica questa gente fa il più grande regalo al Governo. I bambini di Gaza non si aiutano seminando il panico tra i pendolari milanesi e tra i lavoratori bloccati nel traffico, ma con le proposte politiche come quelle della Lega Araba e di Blair. Solidarietà alle forze dell’ordine e ai cittadini colpiti dalle violenze”.
IL SINDACATO DI POLIZIA: “SONO TORNATI I PACIFISTI PICCHIATORI”
Amaro il commento di Valter Mazzetti, Segretario generale Fsp Polizia di Stato: “Sono tornati in diverse città d’Italia, soprattutto a Milano, i cortei dei ‘pacifisti picchiatori’ che attaccano le forze dell’ordine di cui, sinceramente, non si sentiva affatto la mancanza. E’ la solita vergogna, l’apoteosi dell’ipocrisia, solo e unicamente la scusa per vomitare odio e violenza contro ‘bersagli’ con la divisa che rappresentano tutto ciò che i soliti delinquenti non possono rispettare né sopportare: le regole, lo Stato, le leggi, l’ordine e la sicurezza, i cittadini onesti che subiscono la loro prepotenza. Decine di colleghi sono rimasti feriti, finiti in ospedale per aver fatto il loro dovere, con referti di ogni genere, qualcosa che ormai è diventato insopportabile. Nessuno osi tirare in ballo i nobili principi alla base di manifestazioni che, ancora una volta, si sono dimostrate solo la maschera di una follia inaccettabile, con città prese d’assalto e devastate, cittadini messi in pericolo, forze dell’ordine bersagliate a rischio della loro incolumità. Questi criminali saranno identificati e devono essere puniti severamente senza che gli si consenta di partecipare più a manifestazioni. Così come è ugualmente indispensabile che chi vuole veramente sostenere solo le proprie idee pacificamente trovi il modo per tenere fuori questi delinquenti, rimanendo dalla parte giusta, e cioè dichiaratamente a fianco delle forze dell’ordine che saranno sempre presenti per garantire il loro diritto di esprimere le loro idee”.
IL CORTEO ERA INIZIATO IN MODO PACIFICO
La mattina, il corteo aveva preso avvio senza incidenti, con migliaia di persone che chiedevano la fine immediata delle operazioni militari nella Striscia di Gaza. Solo nella fase finale la situazione è degenerata, trasformando la protesta in una giornata di tensione e scontri.
FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)