L’arcivescovo Battaglia: il sangue di San Gennaro si è sciolto


Stamattina, 19 settembre 2025, alle ore 10:08, il sangue di San Gennaro si è sciolto. L’arcivescovo Battaglia: “È quello dei bambini di Gaza”

san gennaro

“Abbiamo la gioia di annunciare che la reliquia è stata trovata completamente liquida”. Stamattina, 19 settembre 2025, alle ore 10:08, il sangue di San Gennaro si è sciolto. L’annuncio è stato fatto da monsignor Vincenzo De Gregorio, abate della Cappella del Tesoro di San Gennaro, dalla Cattedrale di Napoli. Il cardinale Mimmo Battaglia, arcivescovo di Napoli, ha celebrato la messa per la festività del Santo patrono. I fedeli presenti in Duomo hanno accolto la notizia con un lungo applauso.

A stento riesce a trattenere le lacrime Mimmo Battaglia, vescovo di Napoli, chiamato a pronunciare l’omelia pochi minuti dopo l’annuncio della liquefazione del sangue di San Gennaro e dopo la proiezione di un video messaggio di padre Gabriel, dalla striscia di Gaza”, si legge su Napoli Today che riporta le parole del vescovo: “Il sangue di Gennaro si mescola idealmente al sangue versato in Palestina, come in Ucraina e in ogni terra ferita dove la violenza si crede onnipotente e invece è solo rumore. Il sangue è sacro: ogni goccia innocente è un sacramento rovesciato. Se potessi, raccoglierei in un’ampolla il sangue di ogni vittima — bambini, donne, uomini di ogni popolo — e lo esporrei qui, sotto queste volte, perché nessun rito ci assolva dalla responsabilità, perché la preghiera senta il peso di ogni ferita e non scivoli via. E oggi, con pudore e con fuoco, dico: è il sangue di ogni bambino di Gaza che metterei esposto in questa cattedrale, accanto all’ampolla del santo. Perché non esistono ‘altre’ lacrime: tutta la terra è un unico altare”.

Poi, l’alto prelato si rivolge a Israele: “Non ti parlo da avversario, ma da fratello nell’umano. Ti chiamo col nome con cui la Scrittura convoca il cuore all’essenziale: ascolta. Cessa di versare sangue palestinese. Cessino gli assedi che tolgono pane e acqua; cessino i colpi che sbriciolano case e infanzie; cessino le rappresaglie che scambiano la sicurezza con lo schiacciamento, cessi l’invasione che soffoca ogni speranza di pace. La sicurezza che calpesta un popolo non è sicurezza: è un incendio che, prima o poi, brucia la mano che credeva di domarlo. So il peso del tuo lutto, le ferite che porti nella carne e nella coscienza. Ogni terrorismo è un sacrilegio, ogni sequestro un’ombra sull’umano, ogni razzo contro civili un peccato che grida. Ma oggi – davanti al sangue del martire – ti chiamo per nome: tu, Israele, fermati. Apri i valichi, lascia passare cure e pane, sospendi il fuoco che non distingue e moltiplica gli orfani. Non ti chiedo debolezza: ti chiedo grandezza. La grandezza di chi arresta la propria forza quando la forza profana la giustizia; di chi riconosce che l’unica vittoria che salva è quella sulla vendetta”.

PERCHE’ IL SANGUE SI SCIOGLIE

In molti hanno provato a spiegare questo fenomeno in maniera scientifica. Tra questi ci sono tre scienziati dell’ Università di Pavia che hanno riprodotto in laboratorio ‘lo scioglimento del sangue’. Gli studiosi (Luigi Garlaschelli, Franco Ramaccini, Sergio Della Sala) hanno basato la loro teoria sulla “tissotropia”, ossia il fenomeno per cui alcune gelatine si liquefano quando viene agitato il recipiente che le contiene, esattamente ciò che succede quando vengono scosse le ampolle del sangue di San Gennaro davanti ai fedeli. Per realizzare l’esperimento, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista ‘Nature’, sono stati utilizzati materiali reperibili già nel medioevo, ossia carbonato di calcio (presente nei gusci d’uovo), sale, acqua e cloruro di ferro (che si trova in un minerale presente nei vulcani attivi, come il Vesuvio appunto). Il risultato è stato una sostanza scura e gelatinosa di un colore simile al sangue custodito nella cappella del Tesoro del Duomo di Napoli.

FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)