Dislipidemie: presentate le nuove linee guida ESC


Al Congresso ESC 2025 sono state presentate le nuove Linee Guida con aggiornamento mirato ESC/EAS sulla gestione dei livelli lipidici, che introducono un approccio più preciso alla valutazione del rischio cardiovascolare

Nuovo studio sugli effetti del nuovo oligonucleotide antisenso pelacarsen su vari bersagli del colesterolo, tra cui il colesterolo LDLc

Al Congresso ESC 2025 sono state presentate le nuove Linee Guida con aggiornamento mirato ESC/EAS sulla gestione dei livelli lipidici, che introducono un approccio più preciso alla valutazione del rischio cardiovascolare e alla scelta delle terapie ipolipemizzanti.

Punti chiave
• Viene raccomandato l’uso di nuovi algoritmi predittivi (SCORE2 e SCORE2-OP), in grado di stimare il rischio a 10 anni di eventi cardiovascolari fatali e non fatali, applicabili anche nella popolazione anziana (70–89 anni).
• Le nuove raccomandazioni favoriscono un approccio più mirato alla riduzione del rischio cardiovascolare nei pazienti con elevati livelli di colesterolo LDL, promuovendo anche l’impiego di terapie di combinazione.
• L’uso delle statine è ora esteso ai pazienti con infezione da HIV ≥40 anni e a soggetti con elevato rischio di cardiotossicità da chemioterapia.
• Non esiste evidenza di efficacia e sicurezza per alcun integratore o vitamina nel ridurre i livelli di LDL e migliorare la prognosi cardiovascolare; pertanto, l’uso di supplementi alimentari a tale scopo non è raccomandato.

Nuovi algoritmi di predizione del rischio
Gli algoritmi SCORE2 e SCORE2-OP, già presenti nelle Linee Guida sulla prevenzione cardiovascolare ESC, consentono una stima più accurata del rischio cardiovascolare globale, includendo non solo la mortalità ma anche la morbilità. In questo modo i clinici potranno identificare più precocemente i pazienti candidabili a trattamenti efficaci, migliorando la prevenzione degli eventi cardiovascolari.

Come sottolineato dal professor François Mach (Ginevra), co-chair del documento: “Combinando le nuove conoscenze terapeutiche con i modelli di predizione più accurati, ci auguriamo che più pazienti possano accedere prima a trattamenti efficaci, con un impatto significativo sulla riduzione della mortalità e morbilità cardiovascolare.”

Statine in nuovi gruppi di pazienti: HIV e oncologia
Un aspetto innovativo delle raccomandazioni riguarda l’estensione dell’indicazione alle statine per:
• Persone con HIV ≥40 anni, indipendentemente dal profilo di rischio cardiovascolare.
Questa decisione si basa sui risultati dello studio REPRIEVE, trial multicentrico, randomizzato e in doppio cieco, che ha dimostrato una significativa riduzione degli eventi cardiovascolari dopo 5 anni di terapia con statine.
• Pazienti oncologici con elevato rischio di cardiotossicità da chemioterapici, in particolare trattamenti con antracicline (es. tumore della mammella, linfomi), che possono indurre scompenso cardiaco nel 20% dei casi entro 5 anni.

Quattro trial randomizzati suggeriscono un beneficio delle statine in questo setting ad alto rischio.
Come ha affermato la professoressa Jeanine Roeters van Lennep (Rotterdam): “Le statine sono farmaci sicuri, efficaci ed economici. Dopo oltre trent’anni di impiego, continuiamo a scoprirne nuovi utilizzi: oggi le raccomandiamo anche in pazienti con HIV e nei soggetti oncologici a rischio di danno cardiaco da terapia.”

Integratori e vitamine: nessuna evidenza di beneficio
L’aggiornamento ha riesaminato la letteratura disponibile dal 2019 in merito all’impiego di integratori e vitamine per ridurre l’LDL. Nessun prodotto è risultato contemporaneamente sicuro ed efficace, pertanto non viene raccomandato l’uso di supplementi alimentari o vitaminici a scopo ipolipemizzante.
In particolare, il lievito di riso rosso è stato vietato dall’Unione Europea a dosaggi potenzialmente attivi sul colesterolo LDL, a causa di eventi avversi gravi, inclusi decessi.

Ulteriori indicazioni
Il documento riafferma inoltre che:
• Una dieta sana, con basso apporto di grassi saturi, consumo regolare di cereali integrali, verdura, frutta e pesce, rimane raccomandata per ridurre i livelli di LDL.
• Viene riconosciuto il ruolo dei nuovi farmaci ipolipemizzanti, come l’acido bempedoico, utili nei pazienti intolleranti alle statine.
• L’impiego di terapie ipolipemizzanti combinate è incoraggiato per migliorare gli outcome, in particolare nei pazienti con sindrome coronarica acuta.

Questo aggiornamento ESC/EAS rappresenta un passo rilevante verso un approccio più personalizzato e proattivo alla prevenzione cardiovascolare, con l’obiettivo di trattare più precocemente i pazienti a rischio e ridurre le disuguaglianze di accesso alle cure.