Stamani su Rai 1 “Ballo in Bianco”: Roberto Bolle dà lezioni alla sbarra


“Ballo in Bianco” è l’evento simbolo della grande passione per la danza. Migliaia di ballerini, rigorosamente vestiti di bianco, danno appuntamento a Roberto Bolle nella piazza dell’Arco della Pace di Milano

roberto bolle

“Ballo in Bianco” è l’evento simbolo della grande passione per la danza. Migliaia di ballerini, rigorosamente vestiti di bianco, danno appuntamento a Roberto Bolle nella piazza dell’Arco della Pace di Milano per la più grande lezione di danza alla sbarra che si possa realizzare.

Rai Cultura propone questo straordinario appuntamento, domenica 14 settembre alle 9.50 su Rai 1, in uno speciale dal cuore di Milano da cui Cristiana Capotondi racconta le emozioni di una piazza gremita di ballerini appartenenti a tutte le scuole di danza italiane.
Organizzato dalla Fondazione Roberto Bolle ETS e Artedanza Srl, in collaborazione con AssoDanza Italia, “Ballo in Bianco” è una spettacolare coreografia di danzatori dal profondo significato simbolico: rappresenta l’unione di tutta la comunità della danza, da Nord a Sud, in un unico abbraccio bianco sotto il cielo di Milano. È un inno alla disciplina, alla passione condivisa, alla purezza dell’arte che parla con il corpo.

“È sempre un’emozione fortissima – racconta Roberto Bolle – circondarsi di quei quattromila e più occhi che ti guardano e che si muovono al ritmo della musica e di un cuore ballerino che è al centro di tutto il nostro essere. Il “Ballo in Bianco” è diventato ormai un rito, il simbolo di un popolo che ha nella danza la sua passione e nella disciplina il suo strumento. La sbarra tutti i giorni ci vede sudare, soffrire, lavorare, ma anche gioire immensamente. Tutta questa edizione di OnDance è stata speciale, lo dicono i numeri, lo dicono i sorrisi. Ringrazio tutti coloro che ogni anno ci permettono di realizzare un sogno così straordinario, che porta la danza a portata di tutti e anche nelle case della gente, letteralmente, attraverso il televisore. Ringrazio la Rai che è sempre al mio fianco, Cristiana Capotondi che anche quest’anno ci ha accompagnato, i maestri, gli organizzatori, gli sponsor, il pubblico in piazza e da casa e ringrazio soprattutto quei quattromila occhi cui auguro di non smettere mai di danzare”.