Mondiali di atletica: a Tokyo stavolta è flop per Jacobs e Tamberi


Mondiali di atletica a Tokyo, Tamberi e Jacobs stelle cadenti. Nel 2021 la gloria olimpica, ora la grande delusione. Gimbo: “Risultato pietoso”. E Jacobs pensa al ritiro

jacobs e tamberi olimpiadi

Da Tokyo a Tokyo, dalle Olimpiadi della gloria ai Mondiali della caduta. In 4 anni. Le stelle, le stalle e tutta la retorica del tempo che passa: Gianmarco Tamberi e Marcel Jacobs, uniti ancora una volta. Stavolta nella delusione. Gimbo eliminato nelle qualificazioni del salto in alto. Marcell fuori nelle semifinali dei centro metri adesso dominati da Lyles, Thompson e il nuovo campione del mondo Seville. Uno non molla, l’altro forse sì. Una domenica terribile, bestiale.

Tamberi – partito per il Giappone in condizioni fisiche non ottimali – ha messo insieme tre errori alla misura di 2.21 sulla stessa pedana che 4 anni fa lo vide conquistare l’oro olimpico. E da campione uscente si è congedato gli applausi del pubblico. “Ho poco da dire, è un grande rammarico, sapevo che poteva andare così ma dispiace perché le sensazioni del riscaldamento erano buone. Ho fatto veramente un risultato pietoso, è giusto che io sia arrabbiato. Ho finito l’anno scorso con zero voglia di andare avanti e oggi invece avrei voluto una quarta occasione per saltare”.

Nessun dubbio però per Los Angeles 2028. Quella di continuare è una “scelta che ho fatto e che rifarei, anche se oggi non ho dimostrato il mio valore- ha aggiunto ai microfoni di Raisport- Non ero certo venuto qui per questo, in condizioni tutt’altro che buone anche se sapevo di poter saltare oltre 2.30, lasciando a casa mia moglie e mia figlia nata 20 giorni fa. Mi sento uno schifo anche per questo, pensavo di fare tutt’altro, non è questo il mio valore. Ora torno a casa dalle mie donne che sono sicuro che mi faranno passare questo brutto stato”. Ancora: “L’anno scorso non avevo voglia di andare avanti, ora utilizzerò questa rabbia per continuare. Non vedo l’ora di iniziare la preparazione”.

Jacobs ha terminato la sua gara al sesto posto con il tempo di 10.16, in una semi vinta dal’oro di Parigi 2024 Noah Lyles in 9.92. “L’anno scorso dopo Parigi 2024 mi ero fatto la promessa che se avessi avuto un’altra stagione difficile, avrei pensato se continuare. Devo prendermi del tempo per capire. Di certo non valgo 10.16. La testa mi sta dicendo che non riesce a reggere tutte queste delusioni. Nei prossimi due giorni valuteremo la situazione e capiremo”.

“La stagione è stata quella che è stata- ha aggiunto lo sprinter azzurro- Voglio mettermi in gioco: so che l’anno prossimo è un un anno più tranquillo con gli Europei, però non lo so. Sinceramente è difficile continuare a rincorrere le stagioni e gli infortuni. Il tempo di 10.16 non lo facevo neanche ai tempi del salto in lungo”.

Quanto poi al fatto di trovarsi di nuovo a Tokyo dopo il 2021: “Sapevo che questa è stata una stagione complicata ma tornare nello stadio che mi ha regalato la giornata più bella della mia vita… Speravo portasse un po’ di magia. Non si può vivere nel passato e io mi sono sempre rimesso in gioco, ma la parte più difficile per me ora è fare la vita da atleta: non riesco a tirare fuori quello per cui lavoro da mesi”.
Jacobs ha analizzato lucidamente la sua condizione: “Mi sento pesante e poco fluido, non sono il Marcell di una volta ma la testa non riesce a reggere più le delusioni”.

FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)