L’Antropologia pragmatica (1798), l’ultima opera pubblicata da Kant, può essere considerata come il suo testamento spirituale, oltre che come un vero e proprio manifesto dell’Illuminismo europeo
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L’Antropologia pragmatica (1798), l’ultima opera pubblicata da Kant, può essere considerata come il suo testamento spirituale, oltre che come un vero e proprio manifesto dell’Illuminismo europeo. Essa risponde alla domanda «che cos’è l’uomo?», ma con un approccio diverso da quello seguito nelle tre Critiche. Scopo della presente edizione è di riproporre, in una nuova traduzione e con un commento dettagliato del testo, quest’opera di Kant, che, pur non avendo avuto la fortuna delle altre opere kantiane, contiene una quantità enorme di osservazioni e di conoscenze che ancora oggi sono per noi di grande interesse e di grande attualità.
ALBERTO TETTAMANTI si è laureato nel 1980, all’Università di Torino, con Luigi Pareyson e ha poi conseguito nel 1987 il dottorato di ricerca con una tesi sulla filosofia politica del Romanticismo tedesco. Per Armando Editore ha curato l’edizione, con traduzione e commento, della Fondazione della metafisica dei costumi (2020) e della Critica della ragion pura di Kant (2021), della Monadologia di Leibniz (2021), dell’Etica di Spinoza (2023), dei Pensieri di Pascal (2023), de Il fondamento della morale di Schopenhauer (2024) e de Sull’Etica di Spinoza di Leibniz (2025).