Scienza, divulgazione e la fisica che ci piace con Frascati Scienza


Quest’anno la Notte Europea dei Ricercatori e delle Ricercatrici, organizzata da Frascati Scienza, festeggia la sua 20ª edizione.

frascati scienza

Da autorevoli professori in cattedra ad affabili comunicatori capaci di coinvolgere persone di ogni età anche con spettacoli ed esperimenti in piazza: è uno dei risultati della silenziosa rivoluzione avvenuta con l’avvento della Notte Europea dei Ricercatori e delle Ricercatricil’evento ideato dalla Commissione Europea nel 2005 con l’obiettivo di raccontare il mondo della ricerca e coinvolgere i più giovani invogliandoli a intraprendere una carriera scientifica, e che in Italia è stato importato da Frascati Scienza, a partire dal 2006.

“Ricordo che volevamo creare un evento ispirato alla Notte Bianca che si era appena svolta a Roma, volevamo aprire i nostri laboratori di Frascati al pubblico, di notte. Per farla ci mettemmo alla ricerca di finanziamenti e con un po’ per fortuna scoprimmo che l’Europa offriva fondi per finanziare qualcosa di simile. Decidemmo di coinvolgere altri enti del territorio, fondammo un’associazione e rispondemmo al bando. Nacque così Frascati Scienza e vincemmo il bando per la prima Notte Europea dei Ricercatori”, ha detto Giovanni Mazzitelli, ricercatore dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e uno dei cofondatori di Frascati Scienza. 

Era il 2006 e a partecipare a quello strano evento furono circa 4 mila persone, impegnate in laboratori didattici e visite ai laboratori: da allora i numeri sono cresciuti in modo continuo e da anni la Notte organizzata da Frascati Scienza coinvolge circa 50 mila visitatori e coordina attività in decine di città, un centinaio tra enti, università e associazioni, a un migliaio di ricercatori. I numeri della scorsa edizione infatti, ci raccontano di 50 mila presenze, di cui 6 mila studenti, 2600 persone coinvolte nell’organizzazione tra le quali ben 2500 ricercatori. Ed ancora 47 partner, 20 città con più di 500 eventi. Attività ideate per coinvolgere il pubblico di ogni età, tantissimi bambini che, come raccontato più volte, hanno sviluppato una grande passione per la ricerca. Tanto da aver poi preso ispirazione per diventare scienziati, a loro volta impegnati nella Notte. “È incredibile vedere che impatto sociale abbia avuto la Notte Europea dei Ricercatori, quanta ispirazione abbia instillato nei più piccoli e quanto entusiasmo abbia anche dato a moltissimi ricercatori”.

Impatto riconosciuto anche dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che nel nel 2022 e nel 2024, ha conferito alla Notte organizzata in Italia la “Medaglia del Presidente della Repubblica” come segno di vicinanza del Capo dello Stato alla Manifestazione.

Una tipologia di evento che ha dato il via a una completa rivoluzione anche al modo di comunicare la scienza. “Sia nel bene che nel male”, ha aggiunto Mazzitelli.

Da un lato ha facilitato il racconto di tematiche spesso considerate ostiche, obbligando i ricercatori e uscire dalla ‘torre di avorio’, nonché favorito la nascita di nuovi professionisti della comunicazione. Dall’altro ha favorito la nascita dei pop-scientist: ricercatori o divulgatori come vere e proprie piccole star della scienza. Con spettacolarizzazioni a volte fuori dalle righe. “Sono due facce della stessa medaglia. Ma mi sento di dire che di questa trasformazione sono più rilevanti le tante cose positive che ne sono scaturite. È grazie alla Notte che oggi ogni ricercatrice e ogni ricercatore sente l’esigenza di dover e voler comunicare il lavoro che sta facendo. Una sensibilità che prima non c’era, un qualcosa che ha un valore enorme per tutti, non solo per la scienza”, ha aggiunto Mazzitelli.

Lavoro che è proseguito per ben 20 edizioni e che quest’anno si rinnova coinvolgendo decine di partner e città di tutto il territorio nazionale: “20 anni sono sicuramente un traguardo ma non un arrivo”, ha detto Matteo Martini, Professore di Fisica Sperimentale presso l’Università degli Studi Guglielmo Marconi e Presidente di Frascati Scienza. “C’è e ci sarà sempre tanto da fare per comunicare la scienza in modo giusto, senza pregiudizi e con una sola certezza: il futuro della scienza è il futuro di tutti noi. In questi anni – ha aggiunto Martini – abbiamo visto crescere intere generazioni e migliaia di persone avvicinarsi alla scienza e, di conseguenza, abbiamo lavorato anche sull’obiettivo inverso: avvicinare la scienza alle persone! I bambini che partecipavano alle prime edizioni oggi sono giovani ricercatori che producono scienza o genitori che portano i propri figli ai nostri eventi. È la dimostrazione che la curiosità accesa in una notte può diventare anche una scelta di vita. Un lavoro costante che ci ha visto e ci vede tutt’oggi, impegnati anche per ridurre le differenze di genere nelle discipline STEM. Troppe ragazze, ancora oggi, pensano che scienza e tecnologia non siano per loro. Noi abbiamo provato a cambiare questa percezione, costruendo eventi ad hoc, mostrando modelli femminili e storie capaci di ispirare. Mi piace pensare che se oggi le cose stanno cambiando, un pezzettino di questo successo venga proprio dai nostri eventi”.

“Le prime edizioni vedevano cambiare tema e focus ogni due anni, mentre dal 2021 la Notte di Frascati Scienza si chiama LEAF acronimo che sta per ‘heaL thE plAnet’s Future’, “prendiamoci cura del futuro del pianeta”. “Parliamo di sostenibilità, ambiente, innovazione e responsabilità collettiva. Perché il futuro del pianeta e delle nuove generazioni dipende da noi e dalle scelte che facciamo oggi e la scienza è uno strumento fondamentale per costruirlo” conclude Martini”.

La “Notte” 2025 e il 19 settembre evento speciale con La fisica che ci Piace

Quest’anno la Notte Europea dei Ricercatori e delle Ricercatrici LEAF di Frascati Scienza sarà il 26 settembre mentra le Settimana della Scienza inizierà il 20 e terminerà il 27, con tantissimi eventi che andranno ad animare le città, da nord a sud, coinvolte per questa ventesima edizione: Ariccia, Campoleone di Lanuvio, Carbonia, Cassino, Firenze, Frascati, Frosinone, Gaeta, Gorga, Monte Porzio Catone, Montelibretti, Nemi, Palermo, Parma, Piacenza, Pofi, Potenza, Rende, Ripi, Roma e Velletri. Ci appassioneremo alla scienza di Harry Potter con Luca Perri e scopriremo la forza dei vulcani con laboratori ad hoc; risolveremo un giallo astronomico con Licia Troisi e andremo a caccia dei segreti, rischi e potenzialità dell’AI e del suo impatto nel Mondo. Sapete cos’è la paleoicnologia e come la realtà virtuale può sostenere la ricerca scientifica? Lo scopriremo nel corso degli eventi ad hoc ospitati a Piacenza! Ricchissimo il programma pensato dall’Università di Parma.

Venerdì 19 settembre alle ore 21, presso l’INMI Spallanzani di Roma ci sarà l’evento speciale con 𝐕𝐢𝐧𝐜𝐞𝐧𝐳𝐨 𝐒𝐜𝐡𝐞𝐭𝐭𝐢𝐧𝐢 per il lancio della Settimana della Scienza 2025.

Evento gratuito con prenotazione obbligatoria qui

Qui per il programma della Settimana della Scienza dedicato a tutti https://www.frascatiscienza.it/fsapp/visualizza-eventi-tutti/26 e qui gli eventi riservati alle scuole https://www.frascatiscienza.it/fsapp/visualizza-eventi-scuole/26.

Tanti appuntamenti per la Notte Europea dei Ricercatori e delle Ricercatrici LEAF di Frascati Scienza

sua 20ª edizione