In Nepal continuano le manifestazioni della Generazione Z contro il governo, che pochi giorni fa ha annunciato di voler bloccare i social media: il ministro delle finanze Paudel spogliato e picchiato
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Continuano in Nepal le proteste della Generazione Z contro il governo, che pochi giorni fa ha annunciato di voler bloccare i social media, a partire da Facebook. Le autorità hanno motivato questa disposizione con il mancato rispetto, da parte dei gestori delle piattaforme, della normativa nazionale che richiede la loro registrazione, nel quadro di un’azione di contrasto a pratiche di hate speech, fake news e frodi online, che prevede il contrasto ai profili falsi. Tuttavia, per gli under 26, si tratta di una misura inaccettabile e sproporzionata, denunciando piuttosto la corruzione tra le istituzioni. E così, al grido di “Stop alla corruzione e non ai social media”, per le strade di Karthoum, e altre città, è partita la protesta. Nel giro di due giorni sono stati dati alle fiamme la Corte Suprema, il Parlamento e le abitazioni di alcuni politici tra le quali quella del premier dimissionario Sharma Oli.
Nelle ultime ore, a fare il giro dei social, è un video che mostra il ministro delle finanze Prasad Paudel, picchiato e spogliato dai giovani in protesta a Kathmandu, costretto a fuggire nel fiume con un casco in testa. Al momento, sono oltre venti le vittime delle manifestazioni e oltre 400 i feriti.
FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)