Attentato a Gerusalemme alla fermata del bus, 6 morti e 6 feriti gravi: uccisi i due attentatori


Spari a Gerusalemme alla fermata del bus, sei vittime e sei feriti gravi: uccisi i due attentatori, sarebbero due palestinesi della Cisgiordania

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Almeno sei persone sono state uccise stamane presso Ramot Junction, nel settore nord di Gerusalemme, quando due assalitori hanno aperto il fuoco. Il bilancio è stato confermato dai servizi di soccorso israeliani di Magen David Adom. Quattro persone sono morte sul posto e due sono decedute in ospedale.

Nove persone con ferite da arma da fuoco sono state trasportate negli ospedali locali per ricevere cure, insieme ad altre tre ferite da vetri rotti, ha riferito il servizio di emergenza. Secondo l’agenzia Reuters, il ministro degli Esteri israeliano Gideon Saar ha dichiarato che nell’attacco sono morte sei persone.

I due assalitori, riferisce il quotidiano Haaretz nella sua edizione online, sono stati uccisi sul posto.

COSA È SUCCESSO

Sei persone sono state uccise e 12 sono rimaste ferite, sei delle quali gravemente, quando una coppia di palestinesi ha aperto il fuoco su veicoli e pedoni all’incrocio Ramot di Gerusalemme. Il resoconto dettagliato di quanto accaduto è riportato su “The Times of Israel”, quotidiano israeliano. I due uomini armati, secondo le ricostruzioni, sarebbero residenti in Cisgiordania: sono arrivati ​​all’incrocio poco dopo le 10 del mattino e hanno aperto il fuoco contro le persone in attesa alla fermata dell’autobus e contro un autobus che si era appena fermato lì. La polizia ha dichiarato che un soldato e diversi civili presenti sul posto hanno reagito e aperto il fuoco contro i terroristi, uccidendoli entrambi. Per il servizio nazionale di emergenza sanitaria, Magen David Adom almeno altre sei persone versano in gravi condizioni, mentre altre due sono rimaste ferite in modo moderato e tre sono rimaste leggermente ferite.

L’IDF CIRCONDA DUE VILLAGGI IN CISGIORDANIA PER CERCARE COMPLICI

Secondo le ricostruzioni riportate dal quotidiano, i due terroristi sarebbero partiti dai villaggi di Al-Qubeiba e Qatanna, appena oltre la “Linea Verde”. E proprio i due villaggi sarebbero attenzionati dalle forze di difesa israeliane, le cui truppe si sono attivate per circondare i villaggi, entrambi situati alla periferia di Ramallah, in Cisgiordania. L’esercito ha dichiarato che, insieme alla polizia, sono state inviate anche delle truppe per effettuare delle scansioni alla ricerca di potenziali complici nella zona.

ARRESTATO UN COMPLICE

L’agenzia di sicurezza Shin Bet ha arrestato un residente di Gerusalemme Est con l’accusa di aver contribuito a compiere la sparatoria mortale di questa mattina a Gerusalemme: lo riporta Channel 12. I due autori dell’attacco, entrambi palestinesi della Cisgiordania, hanno aperto il fuoco sui civili all’incrocio di Ramot, uccidendone sei.

LE REAZIONI, NETANYAHU: “STIAMO CIRCONDANDO GLI ASSASSINI”

“Questi attacchi non ci indeboliscono, ma rafforzano solo la nostra determinazione a portare a termine le missioni: eliminare Hamas, liberare tutti gli ostaggi e garantire la sicurezza dei cittadini israeliani”, è il commento del premier israeliano Benjamin Netanyahu, giunto sulla scena dell’attentato che ha colpito oggi Gerusalemme, uccidendo sei persone. Non solo, il premier che ha riconvocato il gabinetto di sicurezza per decidere il da farsi, assicura che l’azione contro il terrorismo è a pieno regime, su più fronti, inclusa la Cisgiordania (Giudea a Samaria), da cui provengono i due attentatori. “Siamo impegnati in una guerra feroce contro il terrorismo su più fronti: a Gaza, in Giudea e Samaria, in Libano e in Iran, che li sostiene tutti”, prosegue infatti. “Da stamattina- puntualizza- è in corso l’inseguimento e l’accerchiamento dei villaggi da cui provenivano i terroristi. Cattureremo tutti coloro che li hanno aiutati e adotteremo misure ancora più severe”.

HAMAS: “AZIONE EROICA IN RISPOSTA ALL’OCCUPAZIONE”

Hamas ha elogiato l’attacco: “Benediciamo l’azione eroica, una risposta naturale ai crimini dell’occupazione”, è quanto l’organizzazione scrive su Telegram.

BASKIN IL MEDIATORE DI TRUMP: “IL TERRORISMO PALESTINESE ESISTERÀ FINO A CHE CI SARÀ OCCUPAZIONE”

“Terrorismo = uso della violenza contro i civili allo scopo di ottenere risultati politici. Soprattutto dopo Gaza, i palestinesi devono rendersi conto che non libereranno mai la Palestina uccidendo gli israeliani. Gli israeliani devono rendersi conto che il terrorismo palestinese continuerà a esistere finché il popolo palestinese sarà occupato da Israele e i palestinesi non avranno libertà e dignità”. è quanto scrive Gershon Baskin, il più famoso negoziatore israeliano, pacifista e sostenitore della soluzione “Due Stati”. Sarebbe proprio Baskin, pacifista ebreo americano, l’ombra della ‘diplomazia alternativa’ che avrebbe portato all’ultima proposta di pace e “all’ultimo avviso” per la tregua lanciato da Donald Trump.

FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)