Approvata la riforma delle professioni ma slitta il Ddl sui commercialisti


Professioni, il Consiglio dei ministri approva le riforme: avvocati, sanitari e il riordino generale. Slitta il ddl sui commercialisti

Avvocati in diritto antidiscriminatorio: si è concluso il percorso formativo al quale erano iscritti 105 corsisti, 85 donne e 20 uomini

Il Consiglio dei ministri ha approvato ieri un pacchetto di provvedimenti che ridisegnano le regole delle libere professioni.

Via libera al disegno di legge delega per la riforma dell’ordinamento forense, a quello per le professioni sanitarie – con la stabilizzazione dello scudo penale per i medici nei soli casi di colpa grave – e al ddl di riordino generale delle professioni, che riguarda 14 categorie tra cui architetti, consulenti del lavoro, ingegneri, geometri, periti e attuari.

Rinviata invece a un prossimo Consiglio dei ministri la riforma dei dottori commercialisti ed esperti contabili.

LE NOVITA’ INTRODOTTE

Il ddl generale non attribuisce nuove competenze, ma punta a chiarire e delimitare quelle esistenti, riducendo le sovrapposizioni tra categorie. Tra i principi guida:

  • parità di genere nella governance degli ordini, con elezioni anche online;
  • equo compenso esteso a tutti i rapporti professionali, con la previsione di parametri per tutte le categorie;
  • formazione continua aggiornata, con obbligo di crediti dedicati a nuove tecnologie e intelligenza artificiale;
  • possibilità di avviare percorsi di specializzazione e certificazione delle competenze;
  • nuove regole per i consigli di disciplina, che non saranno più nominati dai presidenti dei tribunali ma dagli stessi ordini;
  • tutela per malattia, maternità e infortuni con rinvio delle scadenze tributarie e contributive.

Il governo avrà 24 mesi di tempo dall’approvazione parlamentare per emanare i decreti delegati.

LE PAROLE DI NORDIO

Oggi il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha sottolineato che il ddl sugli avvocati “mantiene ferme le competenze già riservate dalla disciplina vigente in materia di giustizia”. Nessuna interferenza, dunque, “tra le attribuzioni degli avvocati e dei commercialisti, le cui riforme viaggiano su due binari paralleli in un’ottica di riordino e razionalizzazione delle competenze esistenti”.

Il guardasigilli ha ricordato come il lavoro svolto sia il frutto del confronto avviato nella Cabina di regia delle professioni, istituita al ministero della Giustizia con avvocati, notai e commercialisti. Quanto al rinvio del ddl sui commercialisti, Nordio lo ha definito “meramente tecnico”, confermando il “pieno impegno” a chiudere il testo e ad auspicarne una rapida approvazione.