Il 18 settembre nello storico rione Ponte della Capitale, fra Piazza Navona e Castel Sant’Angelo, si inaugura Ponte, Art and Design District, un distretto permanente dedicato al design, all’arte contemporanea, all’artigianato artistico e all’antiquariato
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Promosso dall’associazione Roma Faber e sostenuto da Regione Lazio, Sovrintendenza ai Beni Culturali e Municipio I di Roma, con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale, il distretto mette a sistema 28 eccellenze romane del settore design e arte, le principali università di design e architettura del territorio, aziende del settore design e dell’hotellerie di fascia alta, in un area di grande interesse storico, artistico e architettonico di Roma, realizzando, inoltre, la pedonalizzazione permanente di via dei Banchi Nuovi per tutta la sua lunghezza di 200 metri.
L’obiettivo della creazione del distretto è non solo quello di valorizzare le eccellenze creative del rione ma, soprattutto, dare forma a un network attivo con un programma di eventi accademici e interattivi, che possa fare luce sui know-how unici del territorio e dare rilievo a settori chiave per la promozione culturale locale, come sono quelli del design e dell’hospitality.
«Il progetto nasce da una visione – spiega Patrizia Corvaglia, Presidente dell’associazione Roma Faber – trasformare un rione storico di Roma in un distretto dove il design, l’alto artigianato, l’arte e l’innovazione progettuale dialogano con il contesto urbano, contribuendo allo sviluppo economico e alla valorizzazione dell’identità del territorio. Credo fermamente che solo facendo emergere il valore, l’unicità e la complessità dei processi creativi sia possibile costruire una nuova centralità del made in Italy, del design e dell’artigianato artistico che sia in grado di parlare al mondo con linguaggi attuali ma radicati in una tradizione viva e colta.»
Ponte, Art and Design District coniuga la memoria manifatturiera secolare della Capitale – oggi testimoniata da artigiani e designer attivi nel rione da oltre trent’anni – con le sperimentazioni più contemporanee, offrendo un modello di rigenerazione urbana fondato su creatività e partecipazione.
Il distretto diventa così un motore per l’economia locale e un’attrazione per il turismo culturale, valorizzando il made in Italy e rafforzando l’immagine internazionale di Roma come capitale del design.
Da ottobre fino a luglio 2026 si svolgeranno workshop di intarsio, ceramica, mosaico, oreficeria, restauro, tavole rotonde e talk su economia circolare, rigenerazione urbana e innovazione tecnologica, open studios con cadenza mensile nelle botteghe storiche, sessioni di live painting e laboratori di rigenerazione urbana, che trasformeranno il rione in un luogo di idee e azioni collaborative, di condivisione di pratiche urbane ed educative di riattivazione collettiva.
La rete di saperi e know-how non sarà solo fisica ma avrà anche uno strumento digitale: una piattaforma online (www.pontedistrictroma.it), che racconta i creativi e i loro atelier con video interviste e gallery fotografiche, oltre a dare un aggiornamento continuo sugli eventi in corso e sulle modalità di prenotazione.