Global Sumud Flotilla torna al porto di Barcellona: “Venti di oltre 30 nodi e natura imprevedibile del Mediterraneo, necessario rientrare per garantire la sicurezza dei partecipanti”
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Il vento forte e i capricci del mar Mediterraneo riescono a fermare la Global Sumud Flotilla che aveva lasciato il porto di Barcellona solo ieri, domenica 31 agosto. Sono circa una ventina le navi cariche di cibo e beni di prima necessità, con 300 attivisti a bordo, tra cui Greta Thunberg, partiti per la destinazione “Gaza”, con l’obiettivo di forzare il blocco navale israeliano.
“LA SICUREZZA È PRIORITARIA”
“A causa delle condizioni meteorologiche incerte, abbiamo effettuato una prova in mare e poi siamo rientrati per consentire il passaggio della tempesta”, riferisce l’equipaggio della flottiglia solidale. “Ciò ha comportato il ritardo della partenza per evitare di rischiare complicazioni con le imbarcazioni più piccole- si specifica poi- Dovendo affrontare venti forti, di oltre 30 nodi, e la natura imprevedibile del Mediterraneo, abbiamo preso questa decisione per dare priorità alla sicurezza e al benessere di tutti i partecipanti e per salvaguardare il successo della nostra missione”.
Secondo il cronoprogramma degli attivisti, le navi partite dal porto catalano si sarebbero dovute incontrare in mezzo al Mediterraneo il prossimo 4 settembre con quelle che invece sono salpate da altri porti – da Genova, Sicilia, Grecia, Turchia– per poi dirigersi ‘in massa’ verso Gaza, con arrivo previsto intorno a metà settembre. Non sembra però che tutto fili liscio, fin dalla fase di avvio e i tempi potrebbero slittare. Ad ogni modo, secondo quanto riportato dall’agenzia spagnola Efe, le intenzioni degli organizzatori è quella di ripartire nel pomeriggio.
LA REPLICA ALLE MINACCE ISRAELIANE: “SALPEREMO NELLA TOTALE LEGALITÀ”
Poco dopo la partenza, la flottiglia aveva ricevuto un messaggio intimidatorio dal ministro israeliano della sicurezza nazionale Ben Gvir che ha presentato al suo governo un “piano di accoglienza” per gli attivisti: ovvero a loro sarà destinato il trattamento riservato ai terroristi, dato che sono considerati da Israele al pari dei sostenitori di Hamas. Ma la portavoce della Globa Flotilla Italia, Maria Elenad’Elia, ha replicato, parlando a Rainews.it, che la missione va avanti: “Salperemo nella totale legalità dalle acque internazionali a quelle gazawe”.
FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)