La Global Sumud Flotilla pronta a salpare verso Gaza


Oggi Greta Thunberg, insieme ad attivisti internazionali, parlamentari europei e figure pubbliche, salperà dal porto di Barcellona a bordo della Global Sumud Flotilla verso Gaza

Global Sumud Flotilla

“Se i nostri governi non agiscono, il popolo si farà avanti.” Oggi Greta Thunberg, insieme ad attivisti internazionali, parlamentari europei e figure pubbliche, salperà dal porto di Barcellona a bordo della Global Sumud Flotilla verso Gaza. Un gesto di solidarietà con il popolo palestinese, con la partecipazione di organizzazioni provenienti da 44 Paesi, per rompere il silenzio e mostrare che il popolo non resterà fermo in silenzio. “Vogliono cancellare la nazione palestinese, vogliono impossessarsi della Striscia di Gaza. Se questo non spinge la gente ad agire, se questo non spinge la gente ad alzarsi dal divano e ad agire, a riempire le strade, a organizzarsi, allora non so cosa lo farà”, ha l’attivista svedese prima della partenza da Barcellona in una conferenza stampa per ribadire gli obiettivi della missione.

Il sostegno non è solo in mare. A Genova, una fiaccolata a cui ha partecipato una vera e propria marea di persone, ieri sera, ha accompagnato simbolicamente le barche cariche di aiuti verso la partenza. Le campagne di crowdfunding e raccolte fondi hanno superato i 300.000 euro, con oltre 80 tonnellate di materiali raccolti.

Una flotta di navi cariche di aiuti umanitari e attivisti è pronta, quindi, a partire dalla città portuale spagnola con l’obiettivo di “rompere l’assedio illegale di Gaza”, comunicano gli organizzatori. Le imbarcazioni partiranno da Barcellona per “aprire un corridoio umanitario e porre fine al continuo genocidio del popolo palestinese”, ha dichiarato la Global Sumud Flotilla. Le partenze avvengono da diversi porti europei: da Genova e dalla Spagna il 31 agosto, Tunisia, Grecia e Sicilia seguiranno dal 4 settembre. Le navi si incontreranno in acque internazionali per avanzare unite verso la Palestina.

Israele ha già bloccato due precedenti tentativi di attivisti di consegnare aiuti via mare a Gaza, a giugno e luglio. A giugno, 12 attivisti a bordo della barca a vela Madleen, tra cui Thunberg, furono intercettati dalle forze israeliane a circa 185 km a ovest di Gaza, detenuti e infine espulsi. A luglio, 21 attivisti provenienti da 10 Paesi furono intercettati mentre tentavano di avvicinarsi a Gaza a bordo di un’altra imbarcazione, l’Handala.

Nel frattempo, sale il bilancio delle vittime in Palestina. Diciotto persone sono morte all’alba, la maggior parte mentre erano in fila per gli aiuti umanitari, riferisce Al Jazeera. Israele continua, infatti, a bombardare obiettivi a Gaza City nell’ambito della sua offensiva per la completa presa del controllo della capitale, mentre migliaia di palestinesi fuggono in cerca di un luogo più sicuro a causa della carestia causata dal blocco israeliano degli aiuti umanitari che ha ucciso centinaia di persone.

FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)