Epilessia: risultati promettenti per vormatrigine


Epilessia: risultati promettenti per vormatrigine, nuova opzione mirata nella classe dei bloccanti dei canali del sodio

sindrome di dravet

I farmaci che agiscono sui canali del sodio rappresentano da decenni una delle principali classi terapeutiche per il trattamento dell’epilessia. Tuttavia, la loro azione poco selettiva e gli effetti collaterali associati, in particolare quelli neurologici e cognitivi, ne limitano l’uso prolungato o ne impongono una gestione attenta. In questo scenario si inserisce vormatrigine (PRAX-628), una molecola sperimentale sviluppata da Praxis Precision Medicines con l’obiettivo di superare i limiti degli antiepilettici tradizionali.

Vormatrigine agisce selettivamente sulla corrente sodica persistente, una componente del flusso ionico anomalo implicata nella genesi delle crisi epilettiche. Questa specificità d’azione potrebbe consentire un controllo più efficace delle crisi, riducendo al contempo gli effetti indesiderati associati ai bloccanti non selettivi. Secondo l’azienda, la molecola presenta anche caratteristiche farmacocinetiche favorevoli: è un farmaco orale a somministrazione singola giornaliera, non richiede titolazione né assunzione con il cibo, e offre un profilo di interazioni farmacologiche (DDI) vantaggioso.

Studio RADIANT: efficacia clinica e risposta rapida
I dati preliminari dello studio RADIANT, di Fase II e in aperto, sono stati recentemente comunicati da Praxis. Il trial ha coinvolto 50 pazienti adulti affetti da crisi ad esordio focale o crisi tonico-cloniche generalizzate primarie. Tutti i partecipanti hanno ricevuto una dose fissa di 30 mg/die di vormatrigine per un periodo di otto settimane.

Secondo quanto riportato, la frequenza mediana delle crisi — endpoint primario dello studio — si è ridotta del 56,3% rispetto al basale. Risultati particolarmente incoraggianti sono emersi anche sul piano della risposta precoce: oltre la metà dei pazienti (54%) ha registrato una riduzione ≥50% della frequenza delle crisi già durante la prima settimana di trattamento. Inoltre, nel corso degli ultimi 28 giorni di terapia, il 22% dei soggetti è rimasto completamente libero da crisi.

La molecola è risultata ben tollerata, in linea con il profilo di sicurezza emerso nei precedenti studi di Fase I. Non sono stati segnalati eventi avversi gravi, e nessun partecipante ha dovuto interrompere il trattamento per motivi legati alla sicurezza.

Un profilo differenziato nella classe degli anti-crisi
Nel commentare i risultati, l’amministratore delegato di Praxis, Marcio Souza, ha descritto la performance di vormatrigine come “best-in-disease”, sottolineando l’unicità del suo profilo rispetto ai farmaci attualmente disponibili o in sviluppo per l’epilessia. “Questi risultati si aggiungono alle precedenti evidenze cliniche che mostrano un profilo differenziato per vormatrigine: azione rapida, nessuna necessità di titolazione, somministrazione giornaliera orale, senza cibo e con un favorevole profilo DDI — caratteristiche ancora assenti tra i farmaci anti-sequestro (ASM) sul mercato”, ha dichiarato Souza.

Anche l’analista Rudy Li (Chardan) aveva espresso ottimismo prima della pubblicazione dei dati, evidenziando come le aspettative del mercato fossero orientate verso una riduzione delle crisi nel range del 50-60% e un tasso di assenza di crisi a due cifre. “Restiamo cautamente ottimisti sul profilo di vormatrigine, supportati dalla sua affinità di legame, dalle evidenze precliniche e dai dati di Fase I finora disponibili”, aveva dichiarato Li in una nota.

Nonostante l’annuncio dei dati positivi, la risposta dei mercati è stata tiepida: il titolo Praxis ha perso il 5,5% nella giornata di lunedì, dopo un’iniziale impennata nel pre-market.

Le prospettive: studi registrativi in corso
La pipeline di sviluppo di vormatrigine prosegue ora con due studi registrativi. Il primo, denominato POWER1, è già in corso e dovrebbe concludersi nel quarto trimestre del 2025. Il secondo, POWER2, sarà avviato a breve. Entrambi i trial mirano a consolidare l’efficacia e la sicurezza del farmaco su larga scala, con l’obiettivo di supportare una futura richiesta di approvazione regolatoria.

Se i dati di RADIANT verranno confermati, vormatrigine potrebbe rappresentare una svolta nel trattamento dell’epilessia, offrendo ai pazienti un’opzione terapeutica mirata, rapida e ben tollerata, in un ambito dove il bisogno di innovazione è ancora molto sentito.

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