Nuove prospettive di cura per i tumori neuroendocrini: arriva l’approvazione europea per cabozantinib nell’Unione Europea
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Con una decisione che amplia le indicazioni terapeutiche del farmaco, la Commissione Europea ha approvato cabozantinib per il trattamento degli adulti con tumori neuroendocrini (NET) pancreatici o extra-pancreatici ben differenziati, localmente avanzati non resecabili o metastatici, già sottoposti ad almeno una linea di terapia sistemica (ad eccezione degli analoghi della somatostatina).
Cabozantinib è un inibitore multichinasico orale che agisce principalmente bloccando l’attività di diversi recettori tirosin-chinasici coinvolti nella proliferazione tumorale e nell’angiogenesi, tra cui VEGFR, MET e AXL. Inibendo questi segnali, la molecola riduce la crescita dei vasi sanguigni nel tumore, ne limita l’invasività e interferisce con meccanismi di resistenza a trattamenti precedenti.
L’autorizzazione europea arriva in seguito al parere positivo espresso dal comitato per i medicinali a uso umano (Chmp) dell’Agenzia Europea per i Medicinali (Ema), e si basa sui dati dello studio di fase III CABINET, che ha evidenziato un beneficio clinico significativo.
I dati dello studio CABINET
Lo studio randomizzato di fase III CABINET, presentato in anteprima durante il congresso ESMO 2023, è stato interrotto anticipatamente a seguito dei risultati emersi dall’analisi ad interim, considerati senza precedenti in termini di efficacia.
Secondo quanto riportano gli autori dello studio, l’inibitore tirosin-chinasico ha dimostrato una riduzione del rischio di progressione della malattia del 77% nei pazienti con tumore neuroendocrino pancreatico (pNET) e del 62% in quelli con tumori extra-pancreatici (epNET), rispetto al placebo.
La rilevanza di questi risultati assume particolare peso in un contesto clinico in cui, come sottolineato da Amy Peterson, Chief Medical Officer di Exelixis, “negli ultimi dieci anni i progressi terapeutici per i NET avanzati sono stati molto limitati, con poche opzioni realmente in grado di migliorare gli esiti in una popolazione tanto eterogenea”.
Espansione del profilo terapeutico di cabozantinib
Cabozantinib è già approvato in Europa per altre neoplasie solide, tra cui il carcinoma a cellule renali avanzato, il carcinoma epatocellulare e il carcinoma tiroideo differenziato localmente avanzato o metastatico. L’attuale estensione dell’indicazione rafforza il posizionamento della molecola nel trattamento dei tumori solidi refrattari a terapie convenzionali.
La titolarità del farmaco è condivisa tra Ipsen, che detiene i diritti al di fuori di Stati Uniti e Giappone, ed Exelixis, responsabile della commercializzazione in territorio statunitense. In Giappone, i diritti sono in mano a Takeda. Negli Stati Uniti, cabozantinib ha già ricevuto l’approvazione da parte della Food and Drug Administration (FDA) per l’impiego nei NET all’inizio del 2025, confermando il consenso internazionale sul suo profilo di efficacia e sicurezza.
Nuovi orizzonti per una popolazione fragile
I tumori neuroendocrini rappresentano una sfida terapeutica complessa, sia per l’eterogeneità biologica che per la frequente diagnosi in fase avanzata. L’approvazione di cabozantinib fornisce una nuova opzione in seconda linea, particolarmente rilevante per i pazienti che non rispondono più ad altri trattamenti sistemici.
Il futuro della terapia dei NET passa ora anche per strategie combinatorie e approcci personalizzati, che potrebbero integrare l’utilizzo di cabozantinib in sequenza o in associazione ad altri agenti biologici o immunoterapici. Studi in corso stanno infatti esplorando il ruolo del farmaco in combinazione con inibitori del checkpoint immunitario e altre molecole target.
Bibliografia
Chan JA, Geyer S, Zemla T, Knopp MV, Behr S, Pulsipher S, et al. Phase 3 Trial of Cabozantinib to Treat Advanced Neuroendocrine Tumors. PMID: 39282913. PMCID: PMC11821447. DOI: 10.1056/NEJMoa2403991. leggi
European Medicines Agency. Cabometyx: EPAR – Product Information. EMA. 2024. leggi