Fincantieri avvia procedimento giudiziario negli USA contro Owens Corning


Il gruppo navale italiano Fincantieri ha formalizzato, nel mese di luglio, un contenzioso giudiziario presso la Corte Federale del Northern District dell’Ohio

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Il gruppo navale italiano Fincantieri ha formalizzato, nel mese di luglio, un contenzioso giudiziario presso la Corte Federale del Northern District dell’Ohio, sotto il numero di causa 3:25-cv-01501, rivolgendosi contro la multinazionale statunitense Owens Corning e la sua controllata finlandese Paroc. L’azione, volta a ottenere risarcimenti superiori a 100 milioni di dollari, solleva gravi contestazioni circa la certificazione irregolare di pannelli isolanti antifiamma destinati a numerose navi da crociera e ad alcune unità operative militari (Financial TimesJustia Dockets & Filings).

Secondo la denuncia, i pannelli avrebbero ottenuto la certificazione di resistenza al fuoco per 60 minuti “sotto false pretese”, mediante l’impiego di materiali manipolati nei test rispetto a quelli effettivamente fabbricati e forniti. In seguito, test condotti dalle autorità marittime danesi nel 2023, attivati su denuncia di un concorrente, hanno dimostrato un’omissione nella conformità: i materiali frenavano la fiamma solo per 45 minuti, portando al ritiro della certificazione. Ciò ha determinato una campagna di richiamo e sostituzione dei pannelli ﹙“recall”﹚ su almeno una decina di navi, comprensive di unità già operative, con effetto di ritardi nelle consegne e attivazione di penali per Fincantieri (Financial TimesJustia Dockets & Filings).

In particolare, il varo della crociera Explora I, operata da MSC e costruita da Fincantieri, subì uno slittamento di 21 giorni nell’estate del 2023 ― una conseguenza diretta della scoperta dei pannelli non idonei. Anomalie analoghe sono risultate su altre unità, fra cui Explora II e diverse navi militari, tutte coinvolte nelle operazioni di rimozione e sostituzione dei componenti difettosi.

Fincantieri lamenta non solo le gravi perdite economiche stimate in oltre 100 milioni di dollari, ma anche il pregiudizio reputazionale e di credibilità industriale che ha colpito la società, evidenziando la risonanza della vicenda sui media internazionali. Inoltre, viene accusato Owens Corning di non aver fornito adeguate raccomandazioni o soluzioni per le navi già consegnate, malgrado l’esito negativo delle valutazioni indipendenti commissionate sulla sicurezza dei pannelli.

Ad oggi, Fincantieri non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali a riguardo; Owens Corning, invece, ha confermato di essere al corrente della controversia legale, ma non ha voluto commentare il procedimento in corso.