Arrestato sulla Riviera Romagnola il sabotatore dei gasdotti Nord Stream


La Riviera romagnola finisce al centro di un intrigo internazionale: preso in un residence, su mandato europeo, un ucraino che tre anni fa fece saltare il gasdotto Nord Stream

gas congo

Chissà se maledirà le sue vacanze nella riviera romagnola: Serhii K- questo il nome parziale reso noto- un 49 enne ucraino su cui pendeva un mandato di arresto europeo- è stato arrestato oggi in un residence dell’entroterra riminese. Tre anni fa aveva realizzato un piano complesso, da veri e propri 007: avrebbe fatto parte della banda che ha sabotato i gasdotti Nord Stream che scorrono sotto il Mar Baltico, trasportando gas naturale dalla Russia alla Germania. E l’aveva fatta franca, fino ad ora.

L’ARRESTO

La procura federale tedesca ha infatti reso noto che nelle prime ore di oggi, giovedì 21 agosto, le forze dell’ordine italiane hanno arrestato in provincia di Rimini un ucraino “sospettato di aver preso parte al sabotaggio dei gasdotti Nord Stream”, avvenuto nel settembre 2022. A renderlo noto è la testata tedesca Bild, mentre le pagine locali del quotidiano “Il Resto del Carlino” l’ucraino sarebbe stato fermato nella notte dai carabinieri, in un residence che si trova, più precisamente, a San Clemente, sulle colline riminesi.

COME È STATO IDENTIFICATO

L’uomo è stato individuato attraverso il sistema ‘alert alloggiati’ in una struttura ricettiva della località romagnola, sarebbe quindi stato tenuto sotto controllo e seguito per avere la certezza che si trattasse proprio dell’uomo ricercato dalle autorità tedesche. Una volta confermata la sua identità, nella notte sono intervenuti i militari della stazione dei Carabinieri di Misano Adriatico, in stretta collaborazione con il Servizio di cooperazione internazionale di polizia.
L’uomo è stato quindi portato in carcere ed è a disposizione della Corte di Appello di Bologna per l’esecuzione del mandato di arresto europeo e il trasferimento successivo quindi in Germania.

Secondo la Procura Federale, Serhii K. sarebbe uno dei coordinatori dell’operazione di sabotaggio avvenuta nel settembre 2022, quando un gruppo di persone- identificati poi come di origine ucraina- sono riusciti a piazzare alcuni ordigni esplosivi nei gasdotti “Nord Stream 1” e “Nord Stream 2” vicino all’isola danese di Bornholm nel Mar Baltico, causando gravi danni alle condotte. Le indagini successive, secondo quanto riportato dal quotidiano statunitense “Wall Street Journal”, hanno individuato come responsabili un manipolo di militari e imprenditori ucraini che avrebbero pianificato il sabotaggio dell’oleodotto con l’obiettivo di “indebolire la Russia”.

Il mandato di arresto europeo nei confronto del 49enne era stato emesso solo da pochi giorni, il 18 agosto scorso, dalla Procura federale tedesca. Già nel 2024, a seguito di una lunga indagine, gli inquirenti tedeschi avevano emesso un mandato d’arresto nei confronti di un altro ucraino, il 44enne Wolodymyr Zhuravlov, residente in Polonia, ma riuscito a sfuggire alla cattura. Serhii K. sarà ora estradato dall’Italia alla Germania e portato davanti a un giudice istruttore.

FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)