Colesterolo LDL: confermata efficacia di inclisiran in monoterapia


Con Inclisiran in monoterapia, confermata l’efficacia nella riduzione del colesterolo-LDL in assenza di terapia convenzionale

iperlipidemia mista colesterolo alto

Lo studio VICTORION-Mono, pubblicato sul “Journal of the American College of Cardiology”, ha dimostrato che il trattamento con inclisiran, utilizzato come monoterapia, ha comportato una riduzione marcata dei livelli di colesterolo LDL (LDL-C) rispetto al placebo e ad ezetimibe, in soggetti adulti con ipercolesterolemia primaria e rischio cardiovascolare aterosclerotico (ASCVD).

Dopo 150 giorni di trattamento, la riduzione percentuale media dell’LDL-C è stata pari a –46,5% nel gruppo inclisiran, rispetto a –11,2% nel gruppo ezetimibe e 1,4% nel gruppo placebo.

La sperimentazione, condotta da un gruppo internazionale di ricercatori, è stata coordinata da Pam R. Taub, dell’Università della California a San Diego.

Lo studio ha adottato un disegno multicentrico, randomizzato, in doppio cieco, con controllo attivo e con placebo, e ha previsto un follow-up della durata di sei mesi. Non è stata valutata la somministrazione semestrale protratta oltre i 180 giorni.

Il campione e il disegno della sperimentazione
Il trial ha arruolato 350 partecipanti, di età compresa tra 18 e 75 anni, privi di storia clinica di ASCVD, diabete mellito o ipercolesterolemia familiare eterozigote. Nessuno dei soggetti era in trattamento con farmaci ipolipemizzanti al momento dell’inclusione.

I criteri di eleggibilità prevedevano valori di LDL-C compresi tra 100 e 190 mg/dL e rischio ASCVD a 10 anni, calcolato tramite equazione delle coorti aggregate, inferiore a 7,5%.
I partecipanti sono stati suddivisi nei tre bracci dello studio in rapporto 2:1:1: in particolare,174 hanno ricevuto inclisiran, 89 ezetimibe e 87 placebo.

Il campione presentava una distribuzione eterogenea per sesso ed etnia: il 62,6% era composto da donne, il 10,6% da soggetti afroamericani e il 39,7% da pazienti ispanici o latinoamericani.

L’età media era pari a 46,1 anni, con un valore medio di LDL-C iniziale di 135,4 mg/dL e un indice di massa corporea medio di 29,8 kg/m². Il punteggio mediano di rischio ASCVD a 10 anni ammontava a 2,2%.

Dati di efficacia e sicurezza del trattamento
Nel confronto con gli altri gruppi, inclisiran ha determinato una riduzione percentuale media dell’LDL-C significativamente più marcata rispetto al placebo (–47,9%) e ad ezetimibe (–35,4%), con una differenza statisticamente significativa in entrambi i confronti (P < 0,0001).

Inoltre, sono stati osservati miglioramenti favorevoli in altri parametri lipidici, inclusi i livelli di lipoproteina(a), in coerenza con quanto emerso in precedenti studi condotti su pazienti già in terapia con statine.

L’analisi dei dati di sicurezza ha confermato un buon profilo di tollerabilità, senza l’emergere di nuove problematiche durante il periodo osservazionale.

I risultati ottenuti indicano che inclisiran, impiegato in monoterapia, può rappresentare una valida opzione terapeutica nei soggetti con ipercolesterolemia e rischio cardiovascolare basso o borderline, non precedentemente trattati con farmaci ipolipemizzanti.

Questo studio amplia il quadro di evidenze cliniche, già consolidato in popolazioni in trattamento con statine.

Bibliografia:
Taub PR, Gutierrez A, Wewers D, et al. Safety and Lipid-Lowering Efficacy of Inclisiran Monotherapy in Patients Without ASCVD: The VICTORION-Mono Randomized Clinical Trial. J Am Coll Cardiol. 2025;86(3):196-208. doi: 10.1016/j.jacc.2025.04.049. leggi