Dermatite atopica: dupilumab sicuro in pazienti con precedente o concomitante patologia oncologica secondo i risultati di uno studio italiano
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Un nuovo studio presentato al Congresso ICD 2025 ha acceso i riflettori su un tema ancora poco esplorato ma di crescente rilevanza clinica: l’impiego di dupilumab in pazienti con dermatite atopica (AD) moderata-severa e storia oncologica pregressa o concomitante.
Mentre l’uso di immunomodulanti sistemici come ciclosporina o inibitori delle JAK è generalmente sconsigliato nei pazienti oncologici a causa dei potenziali rischi immunosoppressivi, i farmaci biologici anti-interleuchina — in particolare dupilumab — offrono un profilo di sicurezza più favorevole grazie alla loro selettività d’azione.
Disegno dello studio e obiettivi
Lo studio, condotto presso la Clinica Dermatologica dell’Università di Torino, aveva l’obiettivo di valutare retrospettivamente la sicurezza e l’efficacia del dupilumab in una coorte di pazienti con dermatite atopica moderata-grave e una storia oncologica documentata. L’analisi ha incluso i casi trattati dal gennaio 2019 al luglio 2023.
Risultati principali
Dei 451 pazienti trattati con dupilumab, 24 (5,3%) presentavano una neoplasia pregressa o in corso. Le forme tumorali più frequenti includevano linfoma di Hodgkin e carcinoma mammario (3 casi ciascuno), seguiti da carcinoma prostatico, intestinale e melanoma.
- Età mediana dei pazienti: 56 anni
- Età mediana di insorgenza dell’AD: 26 anni
- Età mediana di insorgenza della neoplasia: 45 anni
In 22 dei 24 pazienti, la diagnosi di tumore era stata posta prima dell’inizio del trattamento con dupilumab. Due pazienti hanno sviluppato una nuova neoplasia durante il trattamento (un melanoma dopo 19 mesi e un seminoma dopo 11 mesi), ma in entrambi i casi la terapia è stata proseguita senza necessità di interruzione.
Sicurezza e risposta clinica
Durante un follow-up mediano di 29 mesi, non si sono registrati casi di recidiva o progressione oncologica riconducibili al trattamento. Due pazienti sono deceduti, ma solo uno per cause tumorali non correlate all’uso di dupilumab.
Parallelamente, è stato osservato un miglioramento clinico significativo nei principali parametri di monitoraggio:
- EASI (Eczema Area and Severity Index)
- DLQI (Dermatology Life Quality Index)
- IGA (Investigator Global Assessment)
- LDH (lattato deidrogenasi)
- IgE totali
Implicazioni cliniche
I risultati dello studio suggeriscono che dupilumab rappresenta una valida opzione terapeutica nei pazienti oncologici affetti da dermatite atopica moderata-severa, in un contesto in cui le alternative sistemiche più tradizionali risultano controindicate.
Queste osservazioni sono coerenti con le attuali raccomandazioni dell’International Eczema Council e con il consenso internazionale proposto da Adam et al., che considerano dupilumab un trattamento di prima linea per i pazienti con storia di neoplasia.
Macagno N et al., Safety of dupilumab in patients with cancer, ICD2025