Un panel di esperti ha raggiunto il consenso sulla definizione di remissione in corso di trattamento nella psoriasi a placche
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In un documento pubblicato di recente sulla rivista JAMA Dermatology, un panel di esperti ha raggiunto il consenso sulla definizione di remissione in corso di trattamento nella psoriasi a placche, la cui mancanza ha reso difficile per gli stakeholder valutare in modo uniforme il successo del trattamento e il controllo della malattia a lungo termine.
Definire la remissione in corso di trattamento nella psoriasi a placche è importante per confrontare le risposte dei pazienti alle terapie. Questo inoltre contribuisce a facilitare la comprensione condivisa, ad allineare le aspettative terapeutiche e a consentire una gestione più efficace della malattia, hanno premesso gli autori. Nonostante i notevoli progressi terapeutici degli ultimi anni, la comunità dermatologica non ha ancora raggiunto una definizione unificata di cosa significhi remissione nella psoriasi a placche.
In questo nuovo documento, attraverso un processo di consenso Delphi a più fasi, il panel di esperti del Remission Workgroup della National Psoriasis Foundation ha raggiunto il consenso proponendo un parametro di riferimento, ovvero nessun coinvolgimento cutaneo (BSA, Body Surface Area = 0%) oppure il mantenimento per almeno 6 mesi di un punteggio pari a 0 (pelle libera da lesioni) nell’Investigator Global Assessment (IGA) durante il trattamento.
Importanza di una definizione condivisa
La necessità di una definizione condivisa deriva dal crescente interesse per gli endpoint del trattamento, superando il concetto di miglioramento del 75% dell’indice PASI (Psoriasis Area and Severity Index) e di un’attività di malattia minima.
Il gruppo di consenso ha sottolineato che disporre di un obiettivo di remissione misurabile e definito nel tempo non solo è clinicamente utile, ma anche molto significativo per i pazienti.
«Definire la remissione in corso di trattamento nella psoriasi a placche rappresenta un significativo passo avanti per il settore» hanno scritto gli autori guidati da April Armstrong dell’Università della California, Los Angeles. «Fino a oggi l’assenza di una definizione chiara e basata sul consenso ha ostacolato la capacità di medici, ricercatori, pazienti e pagatori di valutare in modo uniforme il successo del trattamento e il controllo della malattia a lungo termine».
Revisione della letteratura seguita da un processo Delphi a più fasi
Il consenso è stato sviluppato attraverso una revisione sistematica della letteratura seguita da un processo Delphi a più fasi con interviste e sondaggi pre-Delphi per definire le domande del questionario Delphi. La revisione ha identificato 106 studi e 41 definizioni di remissione, ma pochissime includevano la durata del controllo della malattia come criterio. Per superare questo limite il gruppo di lavoro ha coinvolto 92 stakeholder, tra cui dermatologi, reumatologi, ricercatori, pazienti, enti pagatori e professionisti delle scienze biologiche.
Nelle interviste e nei sondaggi pre-Delphi, i pazienti hanno sottolineato che la remissione in corso di trattamento significava l’assenza di segni e sintomi di psoriasi durante la terapia. Gli enti pagatori hanno affermato che definire la remissione è importante per la copertura del trattamento a lungo termine. In seguito all’esercizio Delphi e alla discussione con i medici partecipanti specializzati nella gestione della psoriasi, la remissione in corso di trattamento nella psoriasi a placche è stata definita come il mantenimento da parte dei pazienti di una BSA pari allo 0% o di un’IGA pari a 0 per almeno 6 mesi durante il trattamento.
La definizione condivisa è stata scelta per la sua applicabilità clinica e per la possibilità di essere adottata a livello globale. È stato inoltre concordato di poter considerare come trattamenti tanto le terapie soggette a prescrizione medica che quelle non prescritte (inclusi fototerapia, interventi dietetici e fisici). Riflette il fatto che è possibile ottenere una pelle completamente libera da lesioni psoriasiche e che questo parametro di riferimento può essere di aiuto ai medici per prendere decisioni più consapevoli su quando intensificare o ridurre il trattamento e offre ai pazienti un obiettivo più chiaro da raggiungere.
Una definizione utile per medici, pazienti, pagatori e studi clinici
Secondo il gruppo di lavoro, il parametro di riferimento per la remissione proposto ha lo scopo di orientare le conversazioni e le aspettative terapeutiche, fissando un livello più elevato rispetto a una bassa attività di malattia o a un punteggio PASI 90. Fornisce inoltre un linguaggio comune da utilizzare nella ricerca, nella pratica clinica e nelle valutazioni degli enti pagatori.
Per i medici, la definizione offre un quadro per un controllo profondo e duraturo. Per i pazienti, introduce un obiettivo di trattamento tangibile e stimolante. Per gli stakeholder dell’industria e degli enti regolatori, crea coerenza nella valutazione delle terapie e a livello di trial clinici l’utilizzo degli stessi endpoint è importante per confrontare le terapie in modo coerente.
«Il raggiungimento di questo standard per la remissione in corso di trattamento avrà probabilmente un impatto profondamente significativo sulla vita dei pazienti con psoriasi» hanno concluso gli autori.
Referenze
Armstrong AW et al. Defining On-Treatment Remission in Plaque Psoriasis: A Consensus Statement From the National Psoriasis Foundation. JAMA Dermatol. 2025 Jun 18.