Leucemia linfatica cronica, risparmio di spesa con terapia di prima linea con combinazioni con venetoclax a durata fissa
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Nel trattamento dei pazienti con leucemia linfatica cronica, le sequenze terapeutiche che iniziano in prima linea con i regimi a durata fissa a base di venetoclax (venetoclax più ibrutinib o venetoclax più obinotuzumab) hanno un costo considerevolmente inferiore, in un orizzonte temporale di 5 anni o 10 anni, e sono quindi in grado di generare un risparmio significativo per il Sistema sanitario, rispetto a quelle che iniziano con un trattamento continuativo con gli inibitori di BTK. Lo evidenziano chiaramente i risultati di un’analisi farmacoeconomica coordinata da ricercatori italiani e presentata al recente congresso della European Hematology Association (EHA), a Milano.
Inoltre, dall’analisi emerge un ulteriore risparmio di spesa per le sequenze che partono con la terapia di durata fissa con venetoclax più ibrutinib in prima linea, seguita da un ritrattamento con venetoclax nelle linee successive, rispetto alle sequenze nelle quali si utilizzano gli inibitori di BTK nelle linee successive.