Polesine, non era un malore: 70enne indiana uccisa a botte dal figlio


Mistero risolto a Polesine, non era un malore: la 70enne indiana è stata uccisa a botte dal figlio. Voleva tornare in India per scappare

bibbiano polesine

Possibile svolta nell’omicidio di Kaur Jaan, la 70enne indiana residente a Polesine parmense, morta tra domenica e lunedì in ospedale, secondo i medici per un’emorragia cerebrale, causata a sua volta da un trauma cranico provocato dall’esterno. Questa mattina i Carabinieri del Comando provinciale di Parma, su delega dell’ufficio di Procura guidato da Alfonso D’Avino, hanno arrestato il figlio 51enne della donna con l’accusa di omicidio pluriaggravato. Tutto era iniziato nel tardo pomeriggio di domenica scorsa- 4 agosto- quando l’Ausl di Parma aveva reso noto il decesso dell’anziana. Come ricostruito dagli investigatori, però l’allarme sulle condizioni di salute della donna era stato lanciato già nelle prime ore della mattina di quel giorno (alle 8.15). Un’ambulanza del 118 di Busseto era infatti intervenuta su richiesta dell’odierno indagato, che aveva segnalato un malore in casa occorso alla madre. La 70enne, entrata in coma, era stata trasportata all’ospedale Maggiore di Parma dove era poi deceduta alcune ore più tardi.

Ad indirizzare gli uomini dell’Arma sulla pista dell’omicidio è stato il fatto che sul corpo della vittima erano erano visibili lividi (alla guancia sinistra e su entrambi gli arti superiori) e un occhio nero, oltre che un taglio. Ferite attribuite dal figlio ad una caduta avvenuta circa due settimane prima. Anche ascoltando le testimonianze dei vicini di casa, che hanno riportato di aver sentito spesso litigi e grida femminili provenire dall’abitazione, i Carabinieri hanno invece ricostruito un quadro di violenze domestiche che sia la madre del 51enne, che la sua compagna convivente, subivano con cadenza praticamente quotidiana quando lui si ubriacava. La 70enne aveva confidato alla “nuora” di voler tornare in India per paura di essere uccisa.

Sabato 2 agosto, infine, la vittima del presunto omicidio sarebbe stata colpita per l’ennesima volta alla testa dal figlio, riportando le lesioni che, in meno di due giorni, l’hanno portata al coma e alla morte. Sul corpo è stata comunque disposta l’autopsia. Il decreto di fermo nei confronti del figlio è stato invece emesso per fronteggiare il pericolo di fuga dell’indagato che, subito dopo il decesso, si è allontanato dalla provincia di Parma per raggiungere un conoscente in una zona distante dalla sua abitazione, allo scopo- ritiene la Procura di Parma- di far perdere definitivamente le proprie tracce. Toccherà ora al Gip esprimersi sulla convalida o meno del fermo e sull’eventuale misura cautelare da applicare.

FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)