Narcolessia di tipo 1: buoni risultati con lo sperimentale oveporexton


Takeda ha annunciato i risultati positivi ottenuti con oveporexton, il proprio agonista selettivo del recettore orexinico 2, in due studi clinici di fase III condotti su pazienti affetti da narcolessia tipo 1

Narcolessia, disturbi del sonno

Takeda ha annunciato i risultati positivi ottenuti con oveporexton, il proprio agonista selettivo del recettore orexinico 2, in due studi clinici di fase III condotti su pazienti affetti da narcolessia tipo 1.

Secondo quanto riferito dagli analisti di Jefferies, il farmaco ha determinato un miglioramento statisticamente significativo della sonnolenza diurna e di altri endpoint chiave, come l’attenzione, la frequenza degli episodi di cataplessia, la funzionalità quotidiana e la qualità della vita dei pazienti trattati.

Meccanismo d’azione: il ruolo del sistema orexinico
La narcolessia tipo 1 è una patologia neurologica rara e cronica, caratterizzata da eccessiva sonnolenza diurna, sonno notturno frammentato e improvvisi episodi di debolezza muscolare (cataplessia).

A livello fisiopatologico, la malattia è causata dalla carenza di orexina, un neuropeptide prodotto nell’ipotalamo che regola il ciclo sonno-veglia e alcune funzioni autonome. Oveporexton agisce come agonista selettivo del recettore orexinico 2, ripristinando la segnalazione di questo pathway e contribuendo a normalizzare i meccanismi che controllano la vigilanza e il tono muscolare nei pazienti narcolettici.

La strategia di Takeda punta a sviluppare un’intera classe di farmaci agonisti dei recettori orexinici per il trattamento non solo della narcolessia, ma anche di altri disturbi del sonno. Secondo le stime degli analisti, oveporexton potrebbe raggiungere un picco di vendite di 3 miliardi di dollari nella sola narcolessia tipo 1, con prospettive di mercato ancora più ampie per le future indicazioni d’uso degli agonisti orexinici della pipeline dell’azienda.

I risultati degli studi FirstLight e RadiantLight
I dati presentati da Takeda derivano da due studi multicentrici, randomizzati e controllati con placebo: FirstLight, condotto su 168 pazienti, ha valutato due differenti dosaggi di oveporexton, mentre RadiantLight ha esaminato l’efficacia della dose più alta su un campione di 105 soggetti.

Pur non divulgando nel dettaglio i dati numerici, l’azienda ha comunicato che in entrambe le sperimentazioni il farmaco ha determinato un miglioramento statisticamente significativo rispetto al placebo su tutti gli endpoint primari e secondari considerati.

Gli analisti di Jefferies hanno sottolineato come oveporexton abbia confermato la propria efficacia con “un alto grado di significatività statistica”, consolidando il vantaggio competitivo di Takeda nella corsa allo sviluppo di farmaci innovativi per questa indicazione.

Concorrenza e nuove prospettive per gli agonisti dell’orexina
L’interesse per la modulazione del sistema orexinico è crescente, e anche altre aziende stanno esplorando questa via terapeutica.

Tra queste, Centessa Pharmaceuticals ha recentemente presentato i dati di fase I relativi a ORX750, un altro agonista del recettore orexinico, che ha mostrato di favorire lo stato di veglia e migliorare l’attenzione diurna in volontari sani.

Gli analisti di Leerink hanno definito i risultati di Centessa “molto promettenti” e in grado di posizionare ORX750 come potenziale best-in-class.

Anche BMO Capital Markets ha riconosciuto il valore del farmaco, ribadendo al contempo come i dati di Takeda contribuiscano a ridurre il rischio percepito associato all’intera classe degli agonisti orexinici.

Takeda ha annunciato l’intenzione di presentare i dati completi degli studi FirstLight e RadiantLight in occasione di un prossimo congresso medico internazionale e di sottomettere la domanda di autorizzazione all’immissione in commercio per oveporexton entro la fine dell’anno fiscale 2025, prevista per marzo 2026.

Prospettive future per le terapie orexiniche
Il successo degli studi di Takeda conferma il crescente interesse verso approcci farmacologici mirati ai meccanismi alla base della narcolessia tipo 1. Se approvato, oveporexton potrebbe rappresentare il primo farmaco della nuova classe di agonisti orexinici a disposizione dei pazienti, offrendo un’opzione terapeutica capace di agire sulle cause biologiche della malattia e migliorare significativamente la qualità di vita.

In parallelo, prosegue lo sviluppo di altri agonisti selettivi e non selettivi dei recettori orexinici, destinati a espandere le indicazioni anche ad altri disturbi del sonno e patologie neurologiche.

Bibliografia
Comunicato Takeda Pharmaceutical Company, Takeda Announces Positive Results from Two Pivotal Phase 3 Studies of Oveporexton (TAK-861) in Narcolepsy Type 1. leggi

Takeda Pharmaceutical Company Limited. Press Release: Takeda’s Oveporexton Achieves Positive Results in Two Pivotal Phase 3 Trials in Narcolepsy Type 1. 2025 Jul 14. leggi/

Comunicato Centessa Pharmaceuticals. Centessa Announces Positive Interim Phase 1 Clinical Data with its Novel Orexin Receptor 2 (OX2R) Agonist, ORX750 leggi

Leerink Partners. Narcolepsy: Centessa’s ORX750 Emerging as a Compelling Orexin Agonist Candidate. 2025 Apr

BMO Capital Markets. Orexin Agonists in Narcolepsy: Takeda’s Success Provides Derisking to the Class. 2025 Apr.