Giallo a Londra: trovato morto Riccardo Pulvini, 33enne originario di Noventa Vicentina


Giallo a Londra: trovato senza vita “creativo” italiano per Harrods, si attende l’autopsia. Riccardo Pulvini, 33enne originario di Noventa Vicentina, si era trasferito da anni

riccardo pulvini

Il corpo di Riccardo Pulvini, 33 enne originario di Noventa Vicentina, è stato trovato senza vita nell’appartamento in cui viveva da solo a Londra, dove si era trasferito terminati gli studi, a 19 anni, e che aveva scelto come la sua città.

L’INCOGNITA DELLE CAUSE DELLA MORTE

Le cause della sua morte restano sconosciute: la famiglia è stata informata venerdì scorso dai carabinieri di Noventa Vicentina, che erano stati contattati dalla Farnesina. Ma nessuno gli ha saputo dire qualcosa di più, se non che è stata disposta l’autopsia. Oltre al dolore, restano quindi tante domande cui dare risposta. Il padre, Giuseppe Pulvini, noto nel suo paese per l’attività di famiglia del settore movimento terra, e demolizioni, e anche come capogruppo degli alpini “Masotto”- sentito dai quotidiani locali- si rammarica di non poter andare a Londra fino a dopo l’autopsia: “Stiamo aspettando risposte, il prima possibile speriamo di andare”.

DALLA GAVETTA COME CAMERIERE ALL’AFFERMAZIONE AD HARRODSCHI ERA RICCARDO

La storia di Riccardo è quella di tanti giovani italiani che emigrano nelle grandi capitali europee per farsi strada nel mondo del lavoro e per ricercare libertà e autorealizzazione. Aveva lasciato l’Italia a 19 anni, terminati gli studi in un istituto alberghiero, e aveva iniziato la ‘gavetta’ a Londra, città che non ha più lasciato. Prima aveva lavorato come cameriere, per tre anni, per poi passare al ruolo di chef. Poi ha trovato la sua strada come creativo nel visual merchandising: prima a Zara Home e a Fenwick, infine ha raggiunto l’apice della sua carriera ad Harrods, noti magazzini del lusso londinese, dove era approdato a seguito di una selezione durissima, per seguire l’enoteca, le tre food halls e i venti ristoranti.

IL SUO VOLTO SCELTO PER LA CAMPAGNA “HIV IS JUST A PART OF ME”

Riccardo non era solo un lavoratore di successo, ma una persona impegnata nel sociale. Prima seguendo il padre, che con la sua attività e il suo trascorso di alpino, lo aveva portato nel 2016 ad Accumoli e Amatrice, dopo la disgrazia del sisma. Poi partecipando a una campagna di sensibilizzazione e di normalizzazione dell’Hiv nel 2018: era uno degli undici testimonial scelti da Gilead, società biofarmaceutica americana, per diffondere il messaggio “Hiv is: just a part of me”. Riccardo infatti aveva scoperto di essere sieropositivo nel 2014. In quell’occasione aveva motivato alla stampa la decisione di partecipare alla campagna di Gilead “per sensibilizzare i giovani sull’hiv e sul fatto che si può condurre una vita quasi normale anche da sieropositivi, prendendo le medicine e seguendo un’alimentazione equilibrata e sana”.

La notizia della sua scomparsa ha toccato profondamente la comunità di Noventa dove la famiglia Pulvini è molto conosciuta e dove Riccardo tornava spesso. Tutti restano in attesa degli esiti dell’autopsia- prevista in questi giorni- per capire cosa possa averlo strappato via troppo presto ai suoi cari.

(photo credit: Riccardo Pulvini/ Fb)

FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)