Aggressione omofoba in un fast food di Catania: indagati due giovani


Violenta aggressione omofoba in un fast food di Catania: indagati due giovani. Al pestaggio avrebbe preso parte anche un minore

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Violenza privata e lesioni, con le aggravanti della finalità della discriminazione omofoba e dell’utilizzo di armi. Sono i reati per i quali risultano indagati due giovani di 19 e 21 anni, quest’ultimo già detenuto per altra causa, arrestati oggi dalla polizia, che, su disposizione della procura, ha dato esecuzione, a Catania, a una ordinanza emessa dal gip del tribunale locale. I reati sarebbero stati commessi in concorso con un minore, per il quale procede la procura competente. L’aggressione, su cui ha indagato la Squadra mobile, risale allo scorso 26 aprile quando tre giovani vennero aggrediti in un noto fast food di piazza Borsellino, a Catania.

Gli autori delle violenze, come hanno ricostruito le indagini, sarebbero stati “infastiditi dai discorsi di natura omossessuale delle vittime”, aggredendole con schiaffi, calci, pugni e lancio di sgabelli. La matrice omofoba, basata sull’orientamento sessuale delle vittime, è emersa in virtù della collaborazione di testimoni e delle persone offese, che non hanno riportato conseguenze più gravi grazie all’intervento di una ragazza presente nel locale, che, spruzzando in aria lo spray al peperoncino, ha reso l’ambiente irrespirabile, e di un operatore ecologico, che ha bloccato uno degli aggressori intento a colpire un ragazzo con un casco. I due giovani sono stati sottoposti alla misura dell’obbligo di dimora a Catania, con la prescrizione di non allontanarsi dall’abitazione dalle 21 alle 6:30 di tutti i giorni, e messi a disposizione dell’autorità giudiziaria.

FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)