Contemporaneità, sostenibilità e inclusione: le tappe di Progetto Cantiere


L’unione dei quattro più importanti festival di Teatro di figura per sostenere artisti e compagnie emergenti.  Le tappe del Progetto Cantiere tra contemporaneità, sostenibilità,  inclusività e pluralità di linguaggi

progetto cantiere

Unite per il Progetto CantiereArrivano dal mare!Alpe Adria Puppet FestivalAnima IF e Incanti, le quattro anime festivaliere storiche di Teatro di figura più importanti in Italia, hanno fatto rete per portare avanti insieme, per la prima volta dopo dodici anni in un percorso unicoil progetto comune rivolto a compagnie e artisti emergenti.
Il Progetto Cantiere 2025 è un percorso cominciato a maggio con la Selezione, avvenuta al festival Arrivano dal mare! di Ravenna, e continuerà passando idealmente per Gorizia e Nova Gorica, Capitale Europea della Cultura 2025, all’Alpe Adria Puppet Festival, poi per Cagliari ad Anima IF – Festival Internazionale di Teatro di Figura per adulti, e infine arriverà a Torino, dove al Festival Incanti i finalisti potranno esibirsi nel loro spettacolo, inseriti all’interno della programmazione ufficiale. Obiettivo comune dell’unione dei quattro storici festival, che insieme stanno dando vita a un’unica grande “stagione teatrale diffusa”, è quello di accendere il faro della cultura su una delle tecniche più antiche e innovative del mondo teatrale, valorizzandone la contemporaneità, la sostenibilità, l’inclusività, la pluralità di linguaggi e tecnicheattraverso il sostegno delle giovani compagnie che lo avvicinano, mettendo a disposizione expertise e produzione degli spettacoli finalisti.
Il Teatro di figura: una pluralità di forme e di destinatari. Non solo burattini e marionette, ma anche ombre, figure sulla sabbiaanimazione digitalerobotica e AI: il teatro di figura ha una storia antichissima – le sue origini si fondono con la nascita stessa del teatro – ma fatta anche di continua ricerca e incessante sperimentazione, che ha portato oggi le diverse realtà che lo mettono in scena ad avere uno sguardo sempre più internazionale, contaminato dalle esperienze del mondo, che riesce a raccontare la realtà con innovazione e libertà. Una forma di intrattenimento che non ha età, incantando i più piccoli, ma ponendosi come chiave di interpretazione del reale per gli adulti, diventa un linguaggio artistico per analizzare e raccontare il mondo che ci circonda, affrontando tematiche contemporanee e complesse, dall’attualità al sociale, passando per la giustizia, ma anche il sesso, il corpo e l’intimità.
Le singole tappe. Dopo un iniziale momento di preselezione delle proposte arrivate tramite il bando, i quattro festival hanno individuato i partecipanti per la prima, vera tappa del progetto, la Selezione, che si è tenuta il 13 maggio a Ravenna in occasione della 50esima edizione di Arrivano dal mare!. Gli artisti, le artiste e le compagnie hanno avuto l’opportunità di presentare dal vivo il loro spettacolo e di raccontarlo. Quattro le compagnie e le artiste selezionate per continuare il percorso: Bottega Imata con Il respiro della manovellaCarmen Maria Amoroso con Di una madre; Eleonora Angioletti con TempestaGiulia Canali con Tracce vagabonde.

L’itinerario teatrale continuerà durante l’estate. I quattro finalisti parteciperanno al Seminario di drammaturgia per il teatro di figura, tenuto da Alberto Jona (regista, co-fondatore della Compagnia Controluce Teatro d’Ombre e Direttore artistico del Festival Incanti), e all’incontro, con Alberto Jona e Beatrice Baruffini – co-direttrice artistica del Festival Insolito di Parma, che partecipa al progetto –  nel weekend del 6 e 7 settembre al Teatro Comunale di Gambettola.

Il Teatro sarà inoltre il luogo di una Residenza per gli artisti, che saranno seguiti dal responsabile tecnico della compagnia Teatro del Drago, e da Roberta Colombo, Direttrice artistica di Arrivano dal mare!.

Infine, l’ultima tappa: il 13 e il 14 ottobre, la 32° edizione del Festival Incanti di Torino, ospiterà nel suo cartellone le compagnie e le loro creazioni, davanti a un pubblico di spettatori e di operatori e artisti.

 

I festival
RAVENNA – Il festival Arrivano dal mare!, giunto quest’anno alla sua 50esima edizione, si è tenuto dal 14 al 18 maggio a Ravenna e Gambettola (FC). Dal 2015 a cura del Teatro del Drago, per la direzione artistica di Roberta Colombo e Andrea Monticelli, le cinque giornate del festival hanno portato spettacoli, mostre e incontri con gli artisti, consentendo di condividere il magico mondo dell’arte della figura attraverso le visioni di 22 compagnie italiane e internazionali e 50 eventi. Nell’edizione 2025 numerosi sono stati gli ospiti provenienti da tutto il mondo, fra cui Ines Pasic, Guillelm Alba, Ariel Doron e Jordi Bertran. Fil rouge la conferenza internazionale “Mezzo secolo di teatro di figura” che giornalmente ha attraversato di decennio in decennio questa straordinaria avventura. L’anniversario è stato l’occasione per tornare alle radici del festival: con la rinascita, dalla matita del fumettista Daniele Panebarco, di un nuovo pappagallo (simbolo del festival), fratello gemello di colui che aprì le onde agli sbarchi di marionette e burattini nella prima edizione di cinquanta anni fa.
GORIZIA / NOVA GORICA – Dal 3 all’8 ottobre, l’appuntamento è a Gorizia e Nova Gorica con Alpe Adria Puppet Festival, nato nel 1992 a cura del CTA, sotto la direzione artistica di Roberto Piaggio, in una città che è sembrata fin da subito ideale per un Festival transfrontaliero capace di guardare all’Europa. Con un cartellone che si è andato via via ampliando, fatto di eventi speciali internazionali e progetti tematici a dimensione europea, questa realtà ha da sempre avuto l’obiettivo di superare gli schemi della tradizione, aprirsi ai linguaggi della contemporaneità e sperimentare nuovi rapporti con altre discipline artistiche. Quest’anno Gorizia e Nova Gorica sono inoltre state proclamate Capitale europea della Cultura: uno spartiacque storico significativo per le due città che hanno l’opportunità di chiudere con un passato difficile e potersi aprire al futuro. Il festival è parte dei protagonisti di questo cambiamento che, con il suo laboratorio in progress, fa conoscere e incontrare ancor di più gli artisti del Teatro di Figura europeo portando compagnie da Francia, Germania, Slovenia, Repubblica Ceca, Polonia, Estonia e Lituania.

 

TORINO – Il teatro di figura viaggerà poi in Piemonte con il Festival Incanti di Torino – che dal  29 settembre al 14 ottobre indagherà il tema del corpo e delle relazioni, si tratterà di sesso, consenso, fantasie, abusi e soprattutto donne – nato nel 1994 su iniziativa di Controluce Teatro d’Ombre in collaborazione con il castello di Rivoli – Museo d’Arte Contemporanea e la Regione Piemonte. Incanti è stato uno dei primi festival italiani di teatro di figura per adulti, sempre attento alla tradizione orientale, ospitando compagnie sia di tradizione sia di ricerca provenienti dal Giappone, Corea, Cina, Taiwan, Hong Kong, Turchia, India, Indonesia (Bali). Particolare attenzione, dal 2000 in avanti, è stata data al rapporto con il cinema di animazione e stop motion e con il Museo Nazionale del Cinema di Torino. Il Teatro Controluce inoltre è sempre stato attento alla formazione, in particolare al lavoro con le ombre e visivo in genere, e ha attivato in occasione del festival una serie di workshop sul tema come il Progetto Accademia, che ha ospitato negli anni le accademie europee di teatro che hanno al loro interno un percorso di teatro di figura: Charleville Mézières (Francia) Stoccarda e Berlino (Germania) Varsavia (Polonia) Lisbona (Portogallo), e dal 2008 al 2018 il progetto di alta formazione dal titolo PIP – Progetto Incanti Produce, diretto negli anni da artisti di fama internazionale.

 

CAGLIARI – Infine  dal 29 ottobre al 2 novembre ci sarà Anima IF – Festival Internazionale di Teatro di Figura per adulti organizzato dalla Compagnia Is Mascareddas. Anima IF nasce con l’intento di restituire centralità all’arte di figura e si distingue nel panorama nazionale come uno dei pochi festival sul genere espressamente dedicati a una platea adulta, dando vita a un festival internazionale che parte dal desiderio profondo di generare spazi di senso, dove l’arte possa interrogare il presente, accendere il pensiero critico e offrire nuovi sguardi sul mondo. Diritti e rovesci è la traccia tematica della ottava edizione, una riflessione sui diritti umani, inalienabili o violati, che accompagnerà il festival nel prossimo triennio. L’edizione 2025 sarà dedicata all’essere umano e al suo agire in tempi complessi, al diritto di vivere e morire in uno spazio di dignità non negoziabile, e di essere il rovescio di ciò che percepiamo come diritto, oltre la norma e la conformità.