A Bologna i docenti di religione vanno a lezione di musica trap


Un corso di aggiornamento fa avvicinare i docenti di religione ai testi di musica trap, molto in voga tra i giovani. L’idea è trarne spunti per portare una riflessione in classe

musica trap

Per capire i giovani e riuscire a comunicare con loro anche gli insegnanti di religione tornano a scuola. Per studiare la trap. A proporre il corso di aggiornamento è l’Istituto superiore di scienze religiose a Bologna, in collaborazione con la Facoltà teologica dell’Emilia-Romagna. La ribellione, il denaro, la famiglia e il ruolo della donna saranno i temi affrontati a lezione, proprio con l’idea di “conoscere meglio un linguaggio musicale sempre più parlato dai giovani, anche fra i banchi di scuola“. Il corso si chiama del resto ‘Rap, trap e spiritualità urbana‘ ed è pensato per i docenti di religione della scuola secondaria, “per promuovere un insegnamento della religione cattolica capace di dialogo con la cultura giovanile”, si legge nella presentazione.

“Quando si parla di trap- sottolinea il coordinatore del corso, il prof di religione Lorenzo Galliani- si tende a spaventarsi per via dei riferimenti alla violenza, al denaro e all’oggettivizzazione della donna“. Il corso però “servirà non per improvvisarsi avvocati difensori- precisa Galliani- nè tantomeno trasformarsi in pubblica accusa nei confronti di uno o più generi musicali, ma per cercare di approfondire con spirito critico fenomeni che si sono trasformati nel tempo e hanno contaminato anche altri generi musicali”. Inoltre, il corso servirà anche per “vedere se alcuni temi si possono portare in classe– aggiunge Galliani- avendo come orizzonte le indicazioni per l’insegnamento della religione cattolica”.

Papa Giovanni Paolo II, ricorda ancora il prof, “nella lettera agli artisti del 1999 afferma che anche nelle condizioni di maggiori distacco della cultura dalla Chiesa, l’arte continua a essere un ponte gettato verso l’esperienza religiosa“.

Il corso di approfondimento sulla trap per gli insegnanti di religione consiste in due laboratori teorico-pratici della durata di due ore, con l’obiettivo appunto di “favorire il dialogo tra linguaggi giovanili e insegnamento della religione cattolica, comprendere le dinamiche culturali, sociali e spirituali espresse dalla musica rap e trap contemporanea, promuovere pratiche didattiche laboratoriali che coinvolgano attivamente gli studenti”. Le lezioni si svolgeranno nella sede della Fter in piazza San Domenico a Bologna, il 17 e il 24 settembre dalle 17 alle 19.

FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)