Sarepta contro FDA per lo stop alla terapia genica per la distrofia muscolare


Distrofia muscolare: dopo tre decessi Fda chiede sospensione della terapia genica di Sarepta. L’azienda si oppone

Epidermolisi bollosa distrofica: speranze dalla terapia genica

Sarepta Therapeutics e l’Fda sembrano essere entrati in rotta di collisione. Venerdì sera, la biotech ha confermato che la Fda le ha chiesto di interrompere volontariamente tutte le spedizioni di Elevidys (delandistrogene moxeparvovec-rokl), la sua terapia genica per la distrofia muscolare di Duchenne (DMD), ma l’azienda si rifiuta di farlo.

La richiesta informale della Fda fa seguito a due recenti decessi per insufficienza epatica acuta in pazienti DMD adolescenti non deambulanti che avevano ricevuto il trattamento una tantum – uno a marzo e l’altro il mese scorso – ed è giunta poche ore dopo la divulgazione da parte di Sarepta, venerdì scorso, di un terzo decesso di un paziente, anch’esso dovuto a insufficienza epatica acuta, legato a un’altra delle sue terapie geniche.

Sebbene quest’ultimo decesso non sia legato direttamente a Elevidys, bensì a un’altra terapia sperimentale in fase iniziale per la distrofia muscolare dei cingoli tipo 2D (LGMD-2D), la Fda sta valutando se bloccare temporaneamente le spedizioni di Elevidys.

“Sulla base della nostra interpretazione scientifica completa dei dati, che non mostra segnali di sicurezza nuovi o modificati nella popolazione di pazienti ambulanti, continueremo a distribuire Elevidys alla popolazione ambulante”, ha dichiarato l’azienda. “Siamo ansiosi di continuare a discutere e condividere le informazioni con la Fda per portare avanti il nostro obiettivo comune di proteggere la sicurezza dei pazienti e l’accesso informato alle cure”.

Il titolo Sarepta è crollato di oltre il 36% nelle contrattazioni di venerdì dopo la notizia dell’ultimo decesso e del potenziale blocco delle spedizioni di Elevidys, di cui l’azienda ha detto di essere venuta a conoscenza all’inizio della giornata “attraverso le notizie dei media”.

La vicenda arriva a pochi mesi da due casi documentati di insufficienza epatica acuta fatale in pazienti adolescenti non deambulanti trattati con Elevidys. In entrambi i casi, l’evento avverso è stato attribuito a un danno epatico severo, inducendo l’Fda a richiedere l’inserimento di un boxed warning nella scheda tecnica del farmaco. Inoltre, l’azienda ha accettato di valutare l’impiego profilattico di sirolimus per l’immunosoppressione nei pazienti più fragili.

Il meccanismo d’azione e i dati clinici Delandistrogene moxeparvovec è una terapia genica basata su un vettore virale ricombinante AAVrh74 progettato per trasportare una microdistrofina, una versione troncata ma funzionale della proteina distrofina, carente nei pazienti con DMD. Il principio attivo agisce quindi ripristinando parzialmente la funzione muscolare compromessa. Tuttavia, l’uso del vettore AAVrh74 è comune anche in altri candidati di Sarepta, tra cui SRP-9004 (patidistrogene bexoparvovec), la terapia sperimentale coinvolta nell’ultimo decesso.

Il paziente deceduto, un uomo non deambulante di 51 anni, ha sviluppato un’insufficienza epatica fatale circa undici settimane dopo la somministrazione di SRP-9004. L’evento, avvenuto un mese prima, è stato confermato pubblicamente da Sarepta solo in seguito a indiscrezioni di stampa, sollevando interrogativi sulla trasparenza comunicativa dell’azienda.

Riorganizzazione interna e pressioni regolatorie 
La rivelazione è giunta a distanza di due giorni da un annuncio aziendale relativo a una profonda ristrutturazione interna: quasi 500 posti di lavoro saranno tagliati e verrà data priorità allo sviluppo della piattaforma siRNA. L’azienda ha inoltre comunicato l’intenzione di sospendere tutti i programmi di terapia genica per le LGMD, ad eccezione di SRP-9003 per la LGMD-2E, per cui è prevista una domanda di autorizzazione biologica entro fine anno.

Durante una call con gli analisti, l’amministratore delegato Doug Ingram ha chiarito che la decisione di sospendere i programmi LGMD non è stata presa in seguito al decesso, ma sulla base di una valutazione economica del rapporto costi-benefici. Tuttavia, il tempismo e la mancata comunicazione immediata della morte del paziente hanno sollevato critiche. Secondo Ingram, l’evento non era ritenuto centrale rispetto ai temi trattati durante la presentazione aziendale e sarebbe stato condiviso solo in occasione della pubblicazione dei dati completi.

Prospettive future e valutazioni in corso Nonostante la distinzione tra le diverse patologie e i protocolli coinvolti, la Fda ha dichiarato di voler esaminare attentamente la sicurezza complessiva del programma Elevidys. Il commissario dell’agenzia, Marty Makary, ha affermato che “si sta valutando con attenzione” l’opportunità di mantenere il farmaco sul mercato.

Secondo la Chief Scientific Officer di Sarepta, Louise Rodino-Klapac, le tre morti osservate riguardano pazienti in stadi molto avanzati della malattia, con riserva epatica ridotta, e al momento non sono stati identificati fattori di rischio univoci. Tuttavia, l’accumularsi di eventi gravi ha spinto i regolatori a una nuova riflessione sull’uso di vettori virali AAV in popolazioni vulnerabili.

Bibliografia
Comunicato di Sarepta Therapeutics. Press release. July 2025. https://investorrelations.sarepta.com/news-releases/news-release-details/sarepta-therapeutics-provides-statement-elevidys