La Federal Reserve non cede alle pressioni di Trump e lascia i tassi d’interesse invariati


La Federal Reserve non cede alle pressioni di Donald Trump: la Banca Centrale degli Stati Uniti manterrà i tassi di interesse tra il 4,25% e il 4,50%

trump e powell

La Federal Reserve non cede alle pressioni di Donald Trump e annuncia che manterrà i tassi d’interesse invariati. Il presidente Usa e i suoi alleati spingono per una riduzione sostenendo l’assenza di inflazione. La Banca Centrale degli Stati Uniti, però, tiene testa non apportando cambiamenti: il costo del denaro rimane in un intervallo compreso tra 4,25% e 4,50%. Forbice in cui si trova da dicembre 2024.

La decisione non è stata unanime. Il governatore della Fed, Christopher Waller, e la vicepresidente per la supervisione della Fed, Michelle Bowman, erano a favore di un taglio del costo del denaro di un quarto di punto. Si tratta del primo episodio dal 1993 in cui due governatori votano contro la decisione del comitato.

I dazi doganali più elevati hanno iniziato a riflettersi più chiaramente sui prezzi di alcuni beni, ma i loro effetti complessivi sull’attività economica e sull’inflazione restano da valutare“, ha affermato il presidente della Fed Jerome Powell. “Uno scenario di base ragionevole è che gli effetti sull’inflazione potrebbero essere di breve durata, riflettendo una variazione una tantum del livello dei prezzi. Ma è anche possibile che gli effetti inflazionistici possano invece essere più persistenti, e questo è un rischio da valutare e gestire”, ha spiegato. Da qui la scelta di aspettare.

“So che la Fed abbasserà i tassi a settembre, non adesso”, ha commentato Donald Trump alla Casa Bianca. E su Powell ha dichiarato: “È sempre troppo in ritardo, anche se lo facesse oggi”.

FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)