A “Passaggio a Nord Ovest” oggi pomeriggio su Rai 1 la storia della scrittura. Alberto Angela esplora poi le bellezze del nostro Paese
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Quali sono stati i passaggi storici che hanno segnato l’evoluzione della scrittura fino ad arrivare all’invenzione della stampa? Quali strumenti si utilizzavano per scrivere? “Passaggio a nord ovest”, il programma di Rai Cultura ideato e condotto da Alberto Angela, nella puntata di sabato 26 luglio alle 15.00 su Rai1, racconta la storia della trasmissione del sapere e delle conoscenze attraverso la scrittura vergata a mano – su papiro, su pergamena e su carta – fino ad arrivare alla rivoluzionaria invenzione di Gutenberg, la stampa.
Visita poi a Porto, la seconda città del Portogallo, uno dei centri urbani più antichi d’Europa, che nel XVIII secolo ha visto un periodo di grande espansione grazie ai viaggi, ai commerci e alla navigazione sull’Atlantico. Deve molto del suo fascino a Niccolò Nasoni, un pittore e architetto italiano che ha avuto grande successo in città grazie alla sua estetica barocca e che ha contribuito a cambiarne il volto rendendola più moderna e attraente.
Con Alberto Angela si scoprirà a Noceto, in provincia di Parma, la Vasca votiva rinvenuta nel 2005 durante alcuni lavori edili: una struttura unica per l’intera età del Bronzo europea, contenente moltissimi oggetti in ceramica, legno e fibre vegetali riconducibili alla cultura terramaricola. Il nome terramara indica oggi i villaggi distribuiti nella pianura padana centrale durante la piena età del Bronzo, tra 1650 e 1150 circa a.C., la cui ’economia è basata su un’agricoltura avanzata e intensiva, e su un allevamento altrettanto organizzato. Ci si trasferirà quindi ad Atene, in Grecia, dove ingegneri e architetti hanno sfidato la natura per creare il centro culturale “Stavros Niarchos”. Realizzarlo non è stato facile: è composto da una collina artificiale e un enorme tetto sospeso, ma una delle sfide maggiori è stata renderlo a prova di terremoto.
Per la rubrica “Passaggio alla Mostra” il programma sarà a Pompei presso la Palestra Grande del Parco Archeologico per “Essere donna nell’antica Pompei”. Grazie al suo eccezionale stato di conservazione, il sito archeologico è un osservatorio privilegiato per conoscere aspetti della vita quotidiana delle donne e della posizione che occupavano nella casa e nella società romana. Affreschi, ritratti privati e funerari, graffiti, iscrizioni ed oggetti d’uso, offrono qui informazioni preziose sulla vita e le attività di un universo femminile fondamentale per il buon funzionamento della comunità.