Macron: “La Francia riconoscerà lo Stato di Palestina”. Netanyahu: “Premia il terrore”. Starmer annuncia una consultazione d’emergenza: “Sofferenze a Gaza indifendibili”
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La Francia è pronta a riconoscere lo Stato di Palestina. Lo ha annunciato il presidente Emmanuel Macron in una lettera indirizzata al primo ministro dell’Autorità Nazionale Palestinese, Mahmoud Abbas, pubblicata su X. Il riconoscimento formale sarà proclamato all’Assemblea generale delle Nazioni Unite a settembre.
“Farò un annuncio solenne”, ha scritto Macron, confermando un impegno già anticipato nei mesi scorsi e ribadito nonostante l’opposizione delle autorità israeliane. “L’urgenza oggi è porre fine alla guerra a Gaza e salvare la popolazione civile”, ha aggiunto il presidente francese, in un passaggio accolto positivamente dal vicepresidente palestinese Hussein al-Sheikh.
Nel testo, Macron invoca un cessate il fuoco immediato, il rilascio degli ostaggi, l’ingresso di aiuti umanitari e la ricostruzione della Striscia, insistendo sulla necessità di smilitarizzare Hamas e garantire la sicurezza dell’intera regione. “Dobbiamo finalmente costruire lo Stato di Palestina”, scrive, sottolineando che tale Stato, una volta smilitarizzato e in grado di riconoscere Israele, potrà contribuire alla stabilità mediorientale.
A chiarire la portata del gesto è intervenuto anche il ministro degli Esteri francese Jean-Noël Barrot: “Il presidente si è impegnato formalmente e confermerà questo impegno alle Nazioni Unite lunedì prossimo”. La Palestina è riconosciuta ufficialmente da 147 stati delle Nazioni Unite su 193. L’Italia non è tra questi. Ha già ottenuto lo status di “Stato osservatore non membro” all’ONU nel 2012. Il riconoscimento formale implica che la Palestina venga considerato un soggetto di diritto internazionale, con pieni diritti sovrani su un proprio territorio, con l’apertura o il rafforzamento delle relazioni bilaterali e un’accelerazione del suo status nei consessi multilaterali.
Nel frattempo, il premier britannico Keir Starmer ha definito “indifendibili” le sofferenze e la fame tra i civili palestinesi di Gaza. A seguito del fallimento dei colloqui di Doha tra Israele e Hamas, Starmer ha annunciato una consultazione di emergenza per oggi con i leader di Francia e Germania.
LA “CONDANNA” DI NETANYAHU
La – ovvia – condanna di Netanyahu è arrivata poi a stretto giro, nella notte: “Condanniamo fermamente la decisione del Presidente Macron di riconoscere uno Stato palestinese accanto a Tel Aviv in seguito al massacro del 7 ottobre. Una mossa del genere premia il terrore e rischia di creare un altro Stato per procura iraniano, proprio come è successo a Gaza. Uno Stato palestinese in queste condizioni sarebbe un trampolino di lancio per annientare Israele, non per vivere in pace accanto a esso. Sia chiaro: i palestinesi non cercano uno Stato accanto a Israele; cercano uno Stato al posto di Israele”.
FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)