Parla il padre del deejay italiano Michele Noschese morto a Ibiza, ma la Guardia Civil ha un’altra versione: Dj Godzi “aveva le allucinazioni e minacciava un vicino con un coltello”
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“Chi era presente mi ha riferito che è stato un pestaggio da parte della polizia. Mio figlio è stato colpito da tre pugni: due in volto, uno pare alla nuca. Se nel pugno ci fosse qualche altra cosa, non lo so”. Giuseppe Noschese è il padre di Michele, Dj Godzi, morto a Ibiza forse in seguito ad un intervento delle forze dell’ordine spagnole mentre era in corso una festa a casa sua. E’ un ex primario in pensione del Cardarelli di Napoli.
“Ci sono testimoni – dice a Repubblica – sembrerebbe che la polizia sia intervenuta a casa di mio figlio mentre stavano suonando. Forse c’erano schiamazzi, li hanno trovati un po’ brilli. E c’è stata una colluttazione. Mio figlio non era un delinquente. Oltre a essere laureato in Economia, era un dj famoso. Tutte le etichette discografiche mondiali lo stanno ricordando sui loro profili. Questo la dice lunga. Questa è una isola particolare, non escludo che possano aver assunto qualche bevanda superalcolica, qualche sostanza, altrimenti sarei un padre sciocco. Però di qui a fare un intervento così energico, a seguito del quale muore un ragazzo di 35 anni, con una vita davanti di successo, c’è qualcosa che non quadra”.
“Non voglio vendetta, ma bisogna capire quello che è successo. Ho la morte nel cuore. Penso solo a riportare le ceneri di Michele a mia moglie che ormai è una donna finita”.
Ma la versione della Guardia Civil è diversa. “Soffriva di allucinazioni – dicono in una nota – era saltato nell’appartamento del vicino, di età avanzata, minacciandolo con un coltello”. Secondo il racconto della polizia una volta intervenuti avrebbero trovato il musicista napoletano in preda ad una sorta di delirio a avrebbero cercato di bloccarlo. Preso dalle convulsioni gli agenti avrebbero “cercato di rianimarlo con la rianimazione cardiopolmonare fino all’arrivo dell’ambulanza”.
FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)