Una città, un mito: “Marrakech: Magica, Mistica, Mondana” e Salerno nel viaggio di stasera in prima e seconda serata su Rai Storia
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Marrakech, salutata come la città più incantevole del Maghreb, ha affascinato le élite occidentali con il suo fascino quasi mistico. Marrakech è al centro del nuovo speciale “Marrakech: Magica, Mistica, Mondana” con la contestualizzazione dello storico dell’arte Giovanni Carlo Federico Villa, in onda lunedì 14 luglio alle 21.10 su Rai Storia.
Nel secolo scorso, l’Hotel La Mamounia è diventato un luogo di incontro per personaggi famosi. Per Winston Churchill, il politico del secolo e un pittore di talento, era il posto più bello del mondo, ispirando alcune delle sue opere più famose. Alfred Hitchcock gira un film classico nelle strade della Medina, che innesca un boom turistico. Yves Saint Laurent ha trovato un’ispirazione rivoluzionaria per la sua moda a Marrakech. I Rolling Stones sono sfuggiti alla polizia britannica lì e, dopo il loro ritorno, la band è cambiata per sempre. Paul Getty Junior e sua moglie Talitha hanno organizzato feste sontuose nel loro riad che sono ancora leggendarie. Queste figure contribuiscono tutte allo spirito e al mito duraturi di Marrakech.
A seguire, esaltata dal suo mare e dalla bellezza delle sue coste, Salerno nasconde anche un cuore antico, ricco di storia e cultura che nella storia gli è valso l’appellativo di “Opulenta”. Una città raccontata da “Storia delle nostre città” in onda lunedì 14 luglio alle 22.10 su Rai Storia.
Sulle origini di Salerno mancano notizie precise. Le scoperte rinvenute fanno pensare che il territorio fosse abitato da tempi remoti tra il 197 e il 194 a.C.. Ma nei primi decenni del XVI secolo, l’ultimo discendente dei Sanseverino entrò in contrasto con il Governo spagnolo, determinando la rovina dell’intero casato e l’avvio di un lungo periodo di decadenza per la città.
Nel 1799 Salerno aderì alla Repubblica Partenopea. Nel periodo napoleonico Gioacchino Murat emanò il decreto di soppressione della Scuola Medica Salernitana. Nello stesso periodo furono soppressi anche gli Ordini religiosi e confiscate numerose proprietà ecclesiastiche.
La città trovò quindi la sua espansione oltre le mura antiche. Uno sviluppo urbano che continuò anche dopo l’Unità d’Italia e fino alla Seconda guerra mondiale. Nel settembre 1943 Salerno fu teatro dello sbarco degli alleati e dal 12 febbraio al 17 luglio 1944 ospitò il Governo Badoglio.