Leucemia Mieloide Acuta: presentati i risultati dello studio di Fase 1/2 sull’utilizzo di decitabina-cedazuridina e venetoclax nei pazienti di nuova diagnosi non idonei alla chemioterapia di induzione standard
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Alla trentesima edizione del Congresso Europeo di Ematologia (EHA) sono stati presentati i risultati dello studio clinico di Fase 1/2 sull’utilizzo di decitabina/cedazuridina in combinazione con venetoclax nei pazienti (di età >= 75 anni o comorbidità) con leucemia mieloide acuta di nuova diagnosi non idonei alla chemioterapia di induzione standard (unfit), allo scopo di valutarne efficacia e sicurezza. Tale terapia consiste nella somministrazione orale di una combinazione a dose fissa di decitabina 35mg, agente ipometilante (HMA) con cedazuridina 100mg, inibitore della citidina deaminasi (CDAi), e venetoclax (BCL2i). La formulazione decitabina/cedazuridina è stata sviluppata per consentire la somministrazione orale giornaliera di decitabina per cinque giorni, dal giorno 1 al giorno 5 di ogni cliclo di 28 giorni. L’aggiunta della cedazuridina garantisce, infatti, un’esposizione sistemica di decitabina paragonabile a quella della decitabina somministrata per via endovenosa. Nello studio oggetto della presentazione, la remissione completa (CR), endpoint primario, è risultata del 46%, con il tempo medio al suo raggiungimento di 2,4 mesi. Tra i pazienti, che hanno raggiunto la remissione completa, l’80% l’ha mantenuta a 6 mesi e il 75% a 12 mesi. La sopravvivenza globale mediana è stata invece di 15,5 mesi. Il 98% dei partecipanti ha riportato eventi avversi al trattamento (TEAE) di grado 3 o superiore, più comunemente neutropenia febbrile (49,5%), anemia (38,6%) e neutropenia (35,6%). I tassi di mortalità a 30 e 60 giorni sono stati rispettivamente del 3% e del 9,9%.
“La leucemia mieloide acuta è una neoplasia ematologica – afferma Adriano Venditti, Professore Ordinario di Ematologia presso l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata. In tutta Europa l’incidenza è in aumento a causa dell’invecchiamento generale della popolazione. Infatti, la malattia colpisce soprattutto persone oltre i 55 – 60 anni. Si calcola che i nuovi casi l’anno diagnosticati in Italia siano circa 3500-4000 e più colpiti risultano essere gli uomini. La combinazione orale decitabina/cedazuridina e venetoclax ha fornito risultati preliminari molto promettenti e potrebbe rappresentare in futuro un’importante opzione terapeutica. Diversi sono ancora gli unmeet need inerenti la gestione dei pazienti affetti da leucemia mieloide acuta, soprattutto se anziani o non eleggibili a chemioterapia intensiva. A questo proposito, la futura possibilità di disporre di una terapia completamente orale rappresenterebbe un cambiamento decisivo tanto in termini di impatto sulla qualità della vita di questi pazienti che di gestione del carico assistenziale e ospedaliero”.
“Il trattamento dei pazienti adulti unfit con AML di nuova diagnosi attraverso la decitabina/cedazuridina in monoterapia ha già ottenuto l’autorizzazione alla commercializzazione da parte della Commissione Europea – aggiunge Alessandro Lattuada, Managing Director di Otsuka Italia -. Ora ci avviamo verso una nuova fase: i dati della total oral therapy, appena presentati, evidenziano l’efficacia in una popolazione di pazienti che ha ancora una grande bisogno clinico insoddisfatto. La combinazione decitabina/cedazuridina con venetoclax potrebbe rappresentare quindi una nuova opportunità terapeutica nel panorama attuale con un impatto importante sia nella riduzione del burden ospedaliero ma soprattutto per migliorare la qualità di vita dei pazienti, dei loro familiari e caregiver. Auspichiamo quanto prima l’approvazione della terapia da parte dell’ente regolatorio europeo per consentire un rapido accesso ai pazienti europei e italiani. L’ematologia di precisione è una realtà concreta e che viene sempre più esplorata dalla ricerca medico-scientifica. Anche la nostra Azienda sta contribuendo con un nuovo trattamento sviluppato per rispondere alle esigenze specifiche dei pazienti”.
La leucemia mieloide acuta
La leucemia mieloide acuta è un tumore raro che colpisce il midollo e il sangue. Si verifica tipicamente in caso di mutazione di geni o cromosomi.[1]
È la forma più comune di leucemia acuta e viene prevalentemente diagnosticata negli adulti, solitamente oltre i 60 anni di età.[2]
In Europa, l’incidenza della leucemia mieloide acuta è in aumento, la causa può essere attribuita all’invecchiamento della popolazione; l’incidenza della leucemia mieloide acuta in Europa è salita da 3,48 nel 1976 a 5,06 pazienti su 100.000 nel 2013.[3]
In Europa e in tutti i gruppi di età, la leucemia mieloide acuta è più comune negli uomini che nelle donne.4
Il tasso di sopravvivenza a cinque anni degli adulti con diagnosi di leucemia mieloide acuta è circa del 30%.2
Decitabina e cedazuridina
Il trattamento consiste nella somministrazione orale di una combinazione a dose fissa di decitabina (35 mg), un agente ipometilante (HMA), con cedazuridina (100 mg), un inibitore della citidina deaminasi, entrambi approvati.[4]
La formulazione decitabina/cedazuridina è stata sviluppata per consentire la somministrazione orale giornaliera di decitabina per cinque giorni, dal giorno 1 al giorno 5 di ogni cliclo di 28 giorni. L’aggiunta della cedazuridina garantisce infatti un’esposizione sistemica di decitabina paragonabile a quella della decitabina somministrata per via endovenosa.[5]
A settembre 2023 ha ottenuto l’autorizzazione alla commercializzazione da parte della Commissione Europea come monoterapia per il trattamento dei pazienti adulti con nuova diagnosi di leucemia mieloide acuta non eleggibili alla chemioterapia di induzione standard.[6]
[1] Cleveland Clinic. Acute Myeloid Leukemia (AML). Available at: https://my.clevelandclinic.org/health/diseases/6212-acute-myeloid-leukemia-aml Accessed: June 2025
[2] Leukaemia UK. Acute myeloid leukaemia. Available at: https://www.leukaemiauk.org.uk/about-leukaemia/types-of-leukaemia/acute-myeloid-leukaemia-aml/ Accessed: June 2025
[3] Heuser M, Ofran Y, Boissel N, et al. Acute myeloid leukaemia in adult patients: ESMO Clinical Practice Guidelines for diagnosis, treatment and follow-up. Ann Oncol. 2020;31(6):697–712
[4] Summary of Product Characteristics. Available at: https://ec.europa.eu/health/documents/community-register/2023/20230915160243/anx_160243_en.pdf Accessed: June 2025
[5] Product Monograph (Canada), March 2022
[6] European Commission. European Public Assessment Report –. Available at: https://www.ema.europa.eu/en/documents/overview/inaqovi-epar-medicine-overview_en.pdf Accessed: June 2025