Ragazzo morto sepolto nella buca in spiaggia a Montalto di Castro: le testimonianze dei bagnanti


Il 17enne Riccardo Boni è deceduto sotto una buca, sepolto dalla sabbia. La tragedia ha scosso tutta la comunità di Montalto Di Castro: le testimonianze dei bagnanti

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Riccardo è sotto la sabbia“. È il fratellino ad allarmare i soccorsi ma ormai sono trascorsi 40 minuti e per il giovane non c’è più niente da fare. Il 17enne Riccardo Boni è deceduto sotto una buca, sepolto dalla sabbia. La tragedia ha scosso tutta la comunità di Montalto Di Castro.

Dalle prime ricostruzioni, il giovane, avrebbe scavato una profonda buca di circa un metro e mezzo di profondità, per poi entrarci dentro e cercare di scavare un tunnel orizzontale. A quel punto le pareti avrebbero ceduto seppellendolo. La vittima, si trovava al mare con i genitori, la sorella e due fratellini più piccoli. Erano in vacanza al campeggio California sul litorale laziale. E i due, sono proprio gli ultimi ad aver visto Riccardo scavare la sua trappola letale. Nessuno dei presenti sulla spiaggia libera si è accorto di quello che era accaduto.

Il Corsera riporta la testimonianza di uno dei bagnanti, sotto choc: “Aveva costruito un tunnel ma forse quando era sotto, gli è crollato tutto addosso. Non si vedeva nulla dalla spiaggia, la buca era come sparita, nessuno poteva accorgersi che lui era là sotto. Scavavano tutti ma la sabbia è pesante”. La procura di Civitavecchia “ha disposto il trasferimento della salma del ragazzo e nelle prossime ore stabilirà la necessità dell’autopsia. I carabinieri stanno raccogliendo le testimonianze dei presenti: la famiglia al momento è sotto choc, il padre e la madre non sono stati per ora in grado di fornire elementi per ricostruire la tragedia”. La salma da ieri sera si trova nel cimitero di Montalto di Castro a disposizione dell’autorità giudiziaria di Civitavecchia.

SI PUÒ MORIRE FACENDO UNA BUCA IN SPIAGGIA? LO STUDIO USA

Scavare buche in spiaggia potrebbe essere più pericoloso che fare il bagno in un mare con gli squali. Secondo uno studio condotto dai ricercatori Bradley e Barry Maron nel 2007 e riferito al periodo compreso tra il 1990 e il 2006, le morti causate da tunnel o buche scavate nelle spiagge erano superiori a quelle conseguenti agli attacchi degli squali. Negli Stati Uniti si indica il fenomeno come ‘sand entrapment’, cioè letteralmente ‘intrappolamento da sabbia’.

I crolli delle buche di sabbia avvengono con una rapidità spaventosa, afferma il dott. Bradley Maron della Harvard Medical School, autore principale del rapporto: “In genere, le vittime vengono completamente sommerse dalla sabbia quando le pareti della buca crollano inaspettatamente, senza lasciare praticamente alcuna traccia della buca o della posizione della vittima”, ha detto in un’intervista alla NBC News. Per questo la raccomandazione è di non scavare buche oltre la misura delle ginocchia del più piccolo presente al gioco.

FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)