Delitti Villa Pamphili, Kaufmann è in Italia nel carcere di Rebibbia


Omicidi di Villa Pamphili, Kaufmann arrivato in Italia dalla Grecia: lo attende il carcere di Rebibbia. Sarà trasferito nel reparto medico del penitenziario

villa pamphili killer e bambina

Scortato dagli agenti della Polizia di Stato, in ciabatte e pantaloncini corti. È stato estradato dalla Grecia e arrivato poco prima delle 12 di oggi, venerdì 11 luglio, all’aeroporto di Ciampino, con un volo dell’Aeronautica, Charles Francis Kaufmann, il 46 enne americano sospettato del duplice omicidio della compagna Anastasia Trofimova, 28 anni, e della figlia di 11 mesi, Andromeda. I corpi delle due vittime vennero ritrovati il 7 giugno a Villa Pamphili, quello della mamma in un sacco nero a poca distanza da quello della figlia.

Dopo l’atterraggio sul suolo italiano, nei confronti di Kaufmann avverrà la notifica dell’ordinanza di arresto ed entro 5 giorni il Gip fisserà l’interrogatorio di garanzia.

Il suo arrivo in Italia avviene ad un mese dalla sua fuga in Grecia e dal ritrovamento dei cadaveri nei giardini di Villa Pamphili della compagna e della figlia di neanche un anno di vita. In Grecia era stato poi arrestato nell’isola di Skiathos e detenuto nel carcere di Larissa fino a ieri.

Kaufmann, indagato per due omicidi, sarà trasferito al carcere di Rebibbia, nel reparto medico, e affiancato da uno psicologo. Questo perché nel carcere greco avrebbe dato in escandescenze e distrutto la sua cella.

LE INDAGINI: SI GIOCA TUTTO O QUASI SUL DNA

Per accertare la paternità della bambina uccisa, nell’ambito dell’inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto di Roma, Giuseppe Cascini, e dal pm, Antonio Verdi, verrà prelevato il suo Dna. Mentre si attendono intanto i risultati degli esami istologici sul corpo di Anastasia disposti dalla procura in seguito all’autopsia eseguita per chiarire le cause del decesso. Fra le ipotesi quella che la donna, nata a Omsk, in Siberia, sia stata soffocata. Intanto le indagini vanno avanti: sarebbe stato rinvenuto del Dna maschile, riconducibile anche a quello della bambina, sul sacco che conteneva il corpo della donna, tracce che lo collegherebbero direttamente al delitto.

FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)