Stasera su Rai 2 racconta la squadra più vincente nella storia degli sport italiani con lo speciale “Il Settebello. Nel cuore della leggenda”
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La storia sportiva di una delle squadre più forti d’Italia: la nazionale maschile di pallanuoto, per tutti il Settebello. La racconta il doc “Il Settebello – Nel cuore della leggenda”, prodotto da Fremantle in collaborazione con Rai Documentari, scritto da Gino Clemente, Valdo Gamberutti, Jesus Garcés Lambert e con la regia di Jesus Garcés Lambert, in onda venerdì 4 luglio alle 21.20 su Rai 2. Il documentario segue la squadra di Sandro Campagna durante la preparazione atletica per le recenti Olimpiadi di Parigi 2024. Grazie alla collaborazione con la Federazione Italiana Nuoto, per la prima volte le telecamere hanno avuto accesso in esclusiva al durissimo percorso di preparazione agonistica che precede le competizioni di alto livello. La squadra si rivela al pubblico senza filtri o barriere, in un colloquio aperto nel quale vengono condivisi aneddoti, amicizie, difficoltà. Le dinamiche interne, le storie personali, le ambizioni individuali e gli obiettivi di gruppo: un viaggio inedito tra passato e presente, sogni e delusioni, discese e risalite continue e il senso di unione e coesione tipico delle squadre vincenti.
Il Settebello, che prende il suo soprannome dalla carta più fortunata in un popolare gioco di carte, oltre che dal numero dei giocatori in vasca, è la squadra di pallanuoto che è entrata nella storia per aver conquistato innumerevoli titoli: tre ori olimpici, quattro ori mondiali, numerose medaglie nei campionati europei. Nel corso degli anni molti campioni hanno indossato la calottina azzurra – tra i nomi storici Alessandro Campagna, ex giocatore e ora leggendario allenatore – e, nell’attuale formazione, Francesco Di Fulvio, Marco Del Lungo, Andrea “Deddy” Fondelli, Gonzalo “Chalo” Echenique, solo per citarne alcuni. Dal trionfo di Barcellona 1992 alle difficoltà dei primi anni duemila, fino allo straordinario ciclo di vittorie dell’era Campagna e alla protesta dopo l’ingiusta sconfitta contro l’Ungheria alle Olimpiadi di Parigi 2024, culminata con l’immagine degli Azzurri che voltano le spalle alla giuria durante l’inno: un’immagine ripresa dalle Tv e dai media di tutto il mondo. Ma a svettare su ogni accadimento, felice o doloroso che sia, è l’epica di uno sport in grado di suscitare emozioni profonde come pochi altri.