A Mortora (Piano di Sorrento), per il Corpus Domini, il parroco, don Rito Maresca, ha indossato una casula con i colori della Palestina
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“A Gaza si spezzano corpi innocenti. E noi, mentre adoriamo il Corpo di Cristo, non possiamo restare in silenzio”. Così a Mortora (Piano di Sorrento), per il Corpus Domini, il parroco, don Rito Maresca, ha indossato una casula con i colori della Palestina. “Una voce scomoda, coraggiosa, necessaria. Non una provocazione, ma una presa di posizione netta: la fede non può essere neutrale davanti alla violenza- si legge in un post su Instagram della parrocchia- Ha denunciato la devastazione di Gaza, l’indifferenza globale e le strategie di distrazione: ‘Israele esporta guerra in Iran, mentre il mondo distoglie lo sguardo dalla Palestina’”.
L’OMELIA DI DON RITO MARESCA: “LA FEDE NON SIA NEUTRALE DAVANTI ALLA VIOLENZA. CRISTO STA CON I CONDANNATI”
“Forse è una messa sporca, una messa non ortodossa, non opportuna secondo alcuni- ha detto il parroco durante l’omelia- Mi domando quando mai Gesù è stato opportuno nel Vangelo. Mentre noi adoriamo il pane spezzato, a Gaza si spezzano corpi innocenti sotto le bombe. E non possiamo far finta di non vedere. Quest’anno, nel preparare questa festa, non riuscivo a togliermi dalla mente quei corpi spezzati non sull’altare, ma sotto le bombe, tra le macerie. E nel frattempo Israele, con la complicità attiva degli Usa e il silenzio codardo di molti governi europei esporta la guerra anche in Iran, distraendo il mondo da ciò che accade in Palestina. Una strategia che serve a deviare lo sguardo. Ma noi, come cristiani, dobbiamo restare fermi lì dove soffre l’umanità. La fede non sia neutrale davanti alla violenza. Cristo sta con i condannati, non con i potenti”.
FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)