Prosegue fino al 12 ottobre Icons of Rome, Urban Stories in Texile Roma


La mostra Urban Stories in Textile (fino al 12 ottobre) riunisce tre visioni progettuali e poetiche di Roma nella sua dimensione simbolica, architettonica e umana, attraverso installazioni tessili inedite

Urban Stories in Texile

Prosegue a Roma il ciclo di eventi Icons of Rome con l’obiettivo di scoprire i nuovi simboli della Capitale attraverso il design, l’architettura e l’arte.

Realizzato da 4L Collection Hotels e a cura di Isabella Clara Sciacca, il progetto Icons of Rome consiste in tre eventi che celebrano luoghi ed elementi culturali emblematici della città eterna, con mostre di design e arte, con la volontà di dare un’interpretazione nuova, attuale e non convenzionale dell’identità urbana e di restituire un’immagine contemporanea e vibrante della Capitale.

Dopo l’esordio a febbraio con Urban Stories in Graphic Design, il secondo appuntamento si concentra sul tessuto come medium espressivo e narrativo, capace di rileggere lo spazio urbano.

La mostra Urban Stories in Textile (fino al 12 ottobre) riunisce tre visioni progettuali e poetiche di Roma nella sua dimensione simbolica, architettonica e umana, attraverso installazioni tessili inedite realizzate da Effimero Barocco – il duo formato da Cecilia Anselmi e Carlo Pianosi –, Chiara Grifantini e Daniela Pinotti.

Come nel precedente appuntamento, anche Urban Stories in Textile si inserisce in una più ampia riflessione sul presente, attraverso lo sguardo del design, dell’arte e dei suoi protagonisti, capaci di cogliere, tradurre e restituire l’identità in continuo divenire della città.

Le opere esposte in Icons of Rome, Urban Stories in Textile rimandano all’immagine di una città multiforme, stratificata, capace di ispirare percorsi che intrecciano architettura, natura, e cultura popolare: gli arazzi jacquard Borromini Reverso di Effimero Barocco, ispirati alla cupola della chiesa di San Carlo alle Quattro Fontane, l’hortus rinascimentale dell’opera Hydrangea realizzata da Chiara Grifantini e la collezione CORE di Daniela Pinotti, che reinterpreta la romanità attraverso un’estetica pop e ironica, propongono una lettura personale e visivamente potente dello spirito della città.
Dalle simmetrie barocche alle geometrie floreali, fino alla vitalità dei segni urbani, la mostra offre un’interpretazione originale, emblematica dello spirito capitolino, trasformando tessuti e complementi d’arredo in paesaggi narrativi da esplorare con lo sguardo e con il tatto.