Allerta meteo: grandine, temporali e venti forti in arrivo con temperature su valori più gradevoli e accettabili. Ma sarà solo un break, già da venerdì ritornerà l’anticiclone africano
“Dopo giorni di caldo africano asfissiante, l’Italia si prepara a un temporaneo cambio di scenario meteorologico“. Ecco cosa dicono gli esperti de ilmeteo.it: “Già da questo fine settimana, il Nord ha iniziato a sperimentare i primi segnali di instabilità con numerosi temporali, accompagnati da grandinate violente e forti raffiche di vento. Ma è con l’inizio della nuova settimana che la situazione si farà più marcata: una goccia fredda si posizionerà sul cuore del nostro Paese, accentuando notevolmente questa fase di maltempo e portando un vero e proprio break temporalesco all’ondata di calore”.
I fenomeni, spiegano, “saranno particolarmente violenti, specialmente sul Triveneto e l’Emilia Romagna nella giornata di lunedì 16. Tra martedì 17 e mercoledì 18, l’instabilità si sposterà anche sull’Appennino centro-meridionale, con temporali che potranno propagarsi fino alle pianure di Toscana, Lazio e Campania. Attenzione anche su Sicilia e Calabria. Le ore più instabili saranno quelle pomeridiane, quando il delta termico è maggiore.
Questa fase sarà accompagnata da un lieve calo termico, non eccessivo, ma sufficiente a riportare le temperature su valori più gradevoli e accettabili. Sarà però solo un break, già da venerdì 20 ci aspettiamo un ritorno dell’anticiclone africano”.
L’ALLERTA METEO DELLA PROTEZIONE CIVILE
La Protezione Civile ha diramato per la giornata di lunedì 16 giugno, un’allerta meteo gialla per temporali su ampie zone del Centro-Nord e parte del Sud Italia. Le condizioni di instabilità atmosferica continueranno a interessare il Paese, con rischio di rovesci localmente intensi, grandinate e forti raffiche di vento.
Sulla base dei fenomeni previsti e in atto è stata valutata per la giornata di lunedì 16 giugno allerta gialla per temporali in Piemonte, Lombardia, Trentino, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana settentrionale, Marche, Umbria, Abruzzo, Molise, Lazio orientale, Puglia settentrionale e Basilicata occidentale.
FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)