Dermatite atopica aumenta la probabilità di cancro della pelle non melanoma


I pazienti affetti da dermatite atopica presentano un rischio significativamente più elevato di cancro della pelle non melanoma (NMSC)

Negli adulti affetti da dermatite atopica da moderata a grave l'anticorpo monoclonale sperimentale amlitelimab ha migliorato significativamente i segni e i sintomi della malattia

I pazienti affetti da dermatite atopica presentano un rischio significativamente più elevato di cancro della pelle non melanoma (NMSC), anche se il rischio complessivo rimane basso, secondo un nuovo studio retrospettivo presentato al congresso 2025 della Society for Investigative Dermatology (SID).

Precedenti ricerche hanno valutato le possibili relazioni tra dermatite atopica e NMSC. Uno studio del 2024, che ha utilizzato i dati delle richieste di rimborso statunitensi, ha collegato la malattia cutanea di qualsiasi gravità e in forma da moderata a grave a tassi più elevati di NMSC (rischio relativo rispettivamente pari a 1,32 e 1,36). Uno studio del 2023 ha rilevato che, tra le varie neoplasie maligne nei pazienti con dermatite atopica da moderata a grave, i tassi di incidenza più elevati erano relativi agli NMSC (malattia moderata: 4,6; malattia grave: 5,9).

Un nuovo studio sulla popolazione statunitense
Come ha fatto presente la relatrice e primo autore del nuovo studio, Lara Shqair, studentessa di medicina presso la Icahn School of Medicine del Mount Sinai di New York, tuttavia mancava uno studio ampio e rappresentativo a livello nazionale che potesse fornire un quadro più chiaro di questa relazione nella popolazione generale degli Stati Uniti, motivo per il quale è stata condotta questa nuova ricerca.

Gli autori hanno valutato l’associazione tra dermatite atopica e NMSC su oltre 29mila pazienti, il 7,4% con malattia auto-riferita e il 2,7% con NMSC, che avevano partecipato all’indagine nazionale sulla salute del 2021. Nel complesso negli USA vengono diagnosticati ogni anno circa 3,6 milioni di casi di carcinoma basocellulare e 1,8 milioni di casi di carcinoma squamocellulare, i due tipi più comuni di NMSC.

Rischio più elevato di NMSC con la dermatite atopica
Rispetto ai pazienti senza dermatite atopica, la probabilità di cancro della pelle non melanoma nei soggetti affetti da eczema è risultato essere 1,53 volte superiore in un’analisi aggiustata (odds ratio, OR, 1,53, P < 0,05).

«La forza di questa associazione ci ha sorpreso, così come i risultati coerenti tra i vari gruppi demografici. Questo rafforza la teoria secondo cui la dermatite atopica non è solo una malattia che compromette la qualità della vita, ma può avere conseguenze sistemiche più gravi» ha affermato Shqair in un’intervista.

In un’analisi non ponderata, il 2,0% della popolazione non affetta da eczema e il 2,8% di quella con dermatite atopica presentavano NMSC (P<0,05). Dopo aver ponderato i dati per età, sesso, etnia, tipo di assicurazione, livello di istruzione e prevalenza di NMSC, i ricercatori hanno calcolato che i pazienti con la malattia cutanea presentavano un rischio maggiore di NMSC.

Alla base dell’associazione potrebbe esserci la possibilità che l’infiammazione cutanea cronica promuova il cancro attraverso una disregolazione immunitaria locale. Così come è possibile che i trattamenti immunosoppressivi sistemici possono aumentarne il rischio, oltre al ruolo della disfunzione della barriera e della sensibilizzazione transcutanea, che potenzialmente consentono una maggiore esposizione ai cancerogeni. «Nel quadro generale, ha osservato Shqair, l’eccesso di rischio è probabilmente dovuto a una combinazione di fattori biologici, correlati al trattamento e comportamentali».

L’analisi ha anche mostrato che le donne (63% dei casi di dermatite atopica) e i pazienti con assicurazione privata (64%) avevano maggiori probabilità di essere affetti dalla patologia cutanea. Nell’analisi aggiustata la dermatite atopica è risultata correlata a livelli di istruzione più elevati (alcuni livelli di istruzione universitaria, OR, 0,47; P<0,05) e al conseguimento di una laurea professionale (OR, 2,41; P<0,05) rispetto al diploma di scuola superiore o inferiore.

Le persone con un livello di istruzione più elevato potrebbero essere più attive riguardo alla propria salute e più propense a cercare cure dermatologiche, ha commentato la relatrice. Altri fattori potrebbero essere le differenze nell’alfabetizzazione sanitaria, nella copertura assicurativa, nella fiducia nel sistema sanitario e nella possibilità di assentarsi dal lavoro o di permettersi cure specialistiche.

«Il messaggio generale dello studio è che i dermatologi dovrebbero essere consapevoli che i pazienti con dermatite atopica, soprattutto quelli con malattia grave o di lunga durata, potrebbero essere a rischio elevato di NMSC» ha concluso.

Maggiore attenzione all’esposizione solare
Esprimendo un parere sui risultati, Christopher Bunick, professore associato di dermatologia presso la Yale University di New Haven, Connecticut, non coinvolto nella ricerca, ha sottolineato che il nuovo studio integra le analisi precedenti ed è coerente con i loro risultati.

«L’apparente rischio aggiuntivo indica che i pazienti con dermatite atopica potrebbero aver bisogno di un’attenta educazione sulla protezione solare e di sottoporsi a screening cutanei di routine con regolarità» ha aggiunto. «Raccomando una combinazione di educazione sul rischio di NMSC e sulla necessità di protezione solare, oltre a evitare rigorosamente i lettini abbronzanti».