Variazioni di peso durante l’infanzia legate al rischio di obesità infantile


Le variazioni del peso corporeo nella prima infanzia potrebbero essere associate a un rischio di sviluppare obesità infantile secondo un nuovo studio

obesità infantile

Le variazioni del peso corporeo nella prima infanzia potrebbero essere associate a un rischio di sviluppare obesità infantile, con un importante contributo di un elevato peso alla nascita, fumo materno durante la gravidanza, elevato BMI materno pregestazionale ed eccessivo aumento di peso materno durante la gravidanza, come suggeriscono i risultati del programma ECHO pubblicati sulla rivista JAMA Network Open.

L’obesità infantile, definita come un indice di massa corporea (BMI) pari o superiore al 95° percentile per età e sesso a causa di un eccesso di grasso corporeo, è un importante fattore di rischio per complicanze croniche di salute nei bambini. Senza intervento, i bambini che presentano traiettorie elevate di BMI durante l’infanzia hanno maggiori probabilità di sviluppare sovrappeso o obesità da adolescenti e adulti e sono a più alto rischio di una serie di malattie metaboliche e cardiovascolari nel corso della vita.

È pertanto fondamentale esaminare i percorsi di sviluppo che possono portare a BMI non sani rispetto a quelli sani durante l’infanzia e identificare i fattori modificabili della prima infanzia associati alle traiettorie di BMI, hanno premesso gli autori guidati da Chang Liu del Department of Psychology, Washington State University, Pullman.

Uno studio su un ampio campione di bambini
Finanziato dai National Institutes of Health (NIH), lo studio ha coinvolto 9.483 bambini statunitensi che fanno parte della coorte ECHO (Environmental Influences on Child Health Outcomes), che comprende 69 coorti pediatriche longitudinali da 44 stati degli USA e Porto Rico, con oltre 57mila bambini di diversa provenienza razziale, etnica, geografica e socioeconomica.

I ricercatori hanno esaminato i dati relativi a peso e altezza raccolti nel tempo da cartelle cliniche, resoconti di chi si prende cura dei bambini e misurazioni effettuate di persona o a domicilio, monitorando l’andamento del BMI dei bambini durante la crescita, dalla prima infanzia fino all’età di 9 anni, e cercando di individuare dei modelli correlati alle esperienze vissute nei primi anni di vita.

Due modelli di crescita che portano a probabilità differenti di sviluppare obesità
L’analisi ha consentito di identificare due modelli di crescita distinti. La maggior parte dei bambini (89,4%) ha seguito un modello tipico in cui il BMI diminuiva da 1 a 6 anni, per poi aumentare lentamente. Un gruppo più piccolo (10,6%) presentava invece un andamento atipico, nel quale il BMI rimaneva invariato da 1 a 3,5 anni, per poi aumentare rapidamente dai 3,5 ai 9 anni di età. All’età di 9 anni, i bambini del gruppo atipico avevano maggiori probabilità di sviluppare obesità, con un BMI medio superiore al 99° percentile.

L’analisi dell’associazione tra i fattori legati alla prima infanzia e le differenze tra i gruppi (tipici vs atipici) e all’interno dei gruppi ha mostrato che, in linea con studi precedenti, i bambini neri, ispanici o latinoamericani, rispetto ai bambini bianchi, avevano maggiori probabilità di appartenere al gruppo atipico con un aumento precoce del BMI, a indicare potenziali disparità razziali ed etniche nel rischio di obesità infantile.

Le disparità razziali ed etniche osservate possono essere attribuite a differenze nei fattori sociali e ambientali, tra cui disparità nello status socioeconomico della famiglia e del quartiere, mancanza di accesso a un’alimentazione sana e stress cronico associato alla discriminazione. Questi fattori possono esporre in modo sproporzionato i bambini appartenenti a minoranze razziali ed etniche a fattori di rischio per l’obesità fin dalla tenera età.

Diversi fattori precoci sono stati associati al rischio di sviluppare obesità nei bambini, tra cui l’elevato peso alla nascita, l’abitudine materna al fumo durante la gravidanza, un BMI materno elevato prima della gestazione e un eccessivo aumento di peso materno durante la gravidanza.

Sono stati anche identificati potenziali fattori protettivi contro l’obesità infantile. Un livello di istruzione materno più elevato è stato associato a un rischio ridotto di obesità, sottolineando l’importanza dei determinanti sociali della salute. Per quanto riguarda l’allattamento al seno, le analisi iniziali hanno indicato un potenziale ruolo protettivo, con una minore probabilità di obesità infantile. Tuttavia queste associazioni sono diventate non significative dopo aver incluso altri fattori, come rilevato anche in ricerche precedenti.

La prima infanzia può essere una finestra critica per la prevenzione dell’obesità
Questi risultati possono avere importanti implicazioni per la pratica clinica e gli interventi di salute pubblica. L’identificazione di traiettorie atipiche del BMI già all’età di 3,5 anni suggerisce che la prima infanzia possa rappresentare una finestra critica per la prevenzione dell’obesità.

Le potenziali opportunità per ridurre l’obesità infantile contemplano il rivolgersi a individui in età riproduttiva con strategie volte alla cessazione del fumo e al raggiungimento di un peso corporeo sano prima del concepimento. Un’ulteriore opportunità è quella di rivolgersi a donne in gravidanza per ridurre il fumo prenatale e raggiungere un sano aumento di peso durante la gravidanza. Una terza opportunità è quella di monitorare attentamente i bambini che mostrano segni precoci di un aumento accelerato del BMI, in particolare quelli esposti a fattori di rischio identificati come il fumo prenatale, un elevato BMI materno pregravidico e un eccessivo aumento di peso gestazionale.

Le famiglie con bambini che mostrano traiettorie non decrescenti o un aumento molto precoce del BMI possono trarre beneficio da programmi intensivi di prevenzione e intervento incentrati su scelte alimentari sane e attività fisica.

«Sono necessarie ulteriori ricerche per approfondire i potenziali meccanismi biologici che collegano i fattori della prima infanzia alle traiettorie del BMI infantile e valutare in quale modo i fattori sociali e ambientali spiegano le disparità razziali ed etniche nel rischio di obesità infantile» hanno sottolineato gli autori.

Referenze

Liu C et al. Early-Life Factors and Body Mass Index Trajectories Among Children in the ECHO Cohort. JAMA Netw Open. 2025 May 1;8(5):e2511835. 
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