Violenza a Portici: 16enne saluta una ragazza e l’ex di lei gli spacca la faccia


Violenza tra giovanissimi a Portici: 16enne saluta una ragazza e l’ex di lei gli spacca la faccia. Identificato l’aggressore, per la vittima sarà necessario un intervento chirurgico

portici

“Un ragazzo esce con gli amici e rischia di non tornare più a casa oppure ci torna massacrato. Ma in che razza di mondo viviamo? Non possiamo più assistere impotenti a questa deriva violenta”. A parlare è la zia di Ciro, giovane di 16 anni vittima di un’aggressione ieri sera al porticciolo del Granatello a Portici (Napoli).

COSA È SUCCESSO

Dopo aver salutato una ragazza, Ciro sarebbe stato inseguito ed aggredito da un 16enne, ex fidanzato di lei, che gli ha sferrato un violento pugno in pieno volto. Mentre ciò avveniva un gruppo di persone legate all’aggressore avrebbe impedito agli amici della vittima di intervenire. Ciro ha riportato una lesione sotto l’arcata oculare che ha richiesto dieci punti di sutura e diverse fratture maxillo-facciali che necessitano di un intervento chirurgico.

“OGNI GIORNO RISCHIAMO DI VEDERE MORIRE UN GIOVANE, C’È UNA GUERRA IN CORSO”

La donna ha raccontato indignata l’accaduto al deputato di Alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli aggiungendo: “La polizia municipale e la polizia di Stato, grazie alle immagini di videosorveglianza, hanno già identificato l’aggressore e noi vogliamo che resti in galera a lungo. Ma sarà davvero così? Vogliamo giustizia e sicurezza per i nostri ragazzi”.

“Non c’è più tempo. Ogni giorno che passa senza che si mettano in campo misure efficaci contro violenza e delinquenza, intensificando i controlli e aumentando agenti e pattuglie, è un giorno in più in cui rischiamo di vedere morire un giovane. I dati parlano chiaro: c’è una guerra in corso, ma il governo ha deposto le armi. Parlano di inasprire le pene, ma solo a parole”. Così Borrelli in una nota congiunta con il consigliere comunale di Europa Verde di Portici Aldo Agnello.

“Intanto – sostengono Borrelli e Agnello – le forze dell’ordine operano in numero insufficiente, e mancano soprattutto interventi rieducativi per ragazzi troppo immersi nella cultura della violenza e della sopraffazione”.

FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)